Sofia è una bambina britannica di 9 anni che ha sconfitto una malattia rarissima grazie al trapianto di cellule staminali. La sua storia è un miracolo di solidarietà e di scienza.
Quando aveva solo due anni, i genitori di Sofia ricevettero una terribile notizia. La loro figlia soffriva di trombocitopenia amegacariocitica congenita, una patologia genetica che le riduceva drasticamente le piastrine nel sangue. Questa malattia è così rara che si stima che ne siano affette meno di 100 persone al mondo. Senza una cura adeguata, Sofia aveva poche speranze di vita.
L’unica terapia possibile era il trapianto di cellule staminali emopoietiche, ma non c’era nessun donatore compatibile nella famiglia. I medici che seguivano Sofia si rivolsero allora a un registro internazionale di donatori, gestito dall’associazione l’Anthony Nolan Stem Cell Register. Dopo una lunga ricerca, trovarono finalmente il donatore giusto.
Si trattava di Dana Ernst Behme, una donna tedesca di 52 anni che viveva a Helpsen, in Germania. Dana accettò di donare le sue cellule staminali dalla sua città natale. Le cellule furono poi trasportate in aereo nel Regno Unito per essere utilizzate nel trapianto che salvò la vita di Sofia.
Da quel momento, la piccola iniziò a guarire e a crescere come una bambina normale. La famiglia di Sofia mantenne sempre i contatti con Dana, ma solo a distanza. Dopo otto anni, però, le due si sono finalmente incontrate di persona. Venerdì scorso, Dana è arrivata all’aeroporto di Birmingham dove l’attendeva Sofia con i suoi genitori. Le due si sono abbracciate commosse, consapevoli del legame speciale che le univa.
Sofia non ricorda gli eventi che hanno portato al trapianto, ma ricorda bene Dana con la quale ha scambiato molte e-mail. “Ricordo quando mi inviò una sua foto e vedendo quella persona che aveva salvato la mia bambina, ero così sopraffatta dall’emozione” ha raccontato la mamma di Sofia. “È una sensazione davvero strana, è difficile da spiegare: era un’estranea, non aveva bisogno di farlo e le siamo infinitamente grati”.
Dana ha detto di essere felice di aver potuto aiutare Sofia e di averla finalmente conosciuta. “È stata una giornata meravigliosa, piena di emozioni. Sono contenta che Sofia stia bene e che sia una bambina così dolce e intelligente” ha dichiarato. “Spero che la nostra storia possa incoraggiare altre persone a diventare donatori di cellule staminali e a salvare altre vite”.
Fonte: Fanpage
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