Oggi sciopero generale di otto ore, proclamato da Cgil e Uil (senza Cisl), contro la manovra del governo Draghi. Interessa lavoratori pubblici e privati, ma con alcune esclusioni.
Non si fermano la Sanità, esonerata sin dall’inizio, e la scuola. Esclusi anche i settori delle Poste. Scioperano invece i trasporti, dai bus ai treni, ad eccezione di alcuni
servizi e aziende a livello territoriale. Lo slogan “Insieme per la giustizia” guida le manifestazioni in cinque piazze principali: Milano, Bari, Cagliari, Palermo e Roma.
Nella Capitale, in piazza del Popolo, ci sarà l’intervento dei segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Dallo sciopero è esonerato il settore della Sanità
pubblica e privata con i servizi collegati, comprese le Rsa, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica.
Il personale della scuola, avendo già scioperato il 10 dicembre, non aderisce allo sciopero. Gli studenti saranno però in piazza insieme ai pensionati, come hanno reso noto il sindacato dei pensionati Spi-Cgil e
le organizzazioni Udu-Unione degli universitari e Rete degli studenti medi. Dopo i rilievi del Garante sugli scioperi, sono esentati dall’adesione allo sciopero i
lavoratori del settore Igiene ambientale e i dipendenti di Poste Italiane appartenenti alla divisione Mercato privati (sportelli). Nel trasporto ferroviario, come indicato
dai sindacati, lo stop per il personale viaggiante e addetto alla circolazione dei treni (ad esclusione di Trenord e delle imprese ferroviarie merci), compresi gli addetti alle attività di ristorazione
e pulizia, va dalla mezzanotte alle 21 di giovedì. Il tutto nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 e dei treni garantiti per la media lunga percorrenza.
Nel trasporto aereo il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo, scioperano per un turno dalla
mezzanotte alle 24, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Nel trasporto pubblico locale, sempre nel rispetto delle fasce di garanzia,
lo sciopero interessa bus, metro, tram e ferrovie concesse, nelle principali città (ad esclusione di Venezia e Bari), secondo modalità diverse.
A Milano dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 a termine del servizio; a Roma dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; a Torino dalle 8 alle 14:30 e dalle 17:30 a fine servizio;
a Genova dalle 9 alle 17:30 e dalle 20:30 a fine servizio; a Bologna dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 a fine servizio; a Firenze dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio,
a Napoli dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Sempre per un turno di lavoro, si ferma il personale di navi e traghetti, ad esclusione dei collegamenti essenziali e con le isole minori.