Il 13 dicembre, il Tar del Lazio ha sospeso la precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini per lo sciopero dei trasporti proclamato dal sindacato Usb. La sospensione riguarda la decisione di ridurre a sole quattro ore lo sciopero inizialmente previsto per 24 ore. Il tribunale ha accolto la richiesta del sindacato.
La mobilitazione riguarderà non solo i treni, ma anche il trasporto pubblico locale e altri settori essenziali come la scuola e la sanità. Il sindacato Usb ha dichiarato che lo sciopero durerà 24 ore, come previsto inizialmente. “Domani quest’ultimo sarà regolare e legittimo”, ha affermato Usb in una nota. Secondo il sindacato, questa è una vittoria per i lavoratori e per la democrazia.
Il ministro Salvini aveva cercato di limitare i disagi riducendo la durata dello sciopero. Il 10 dicembre, aveva spiegato che la sua decisione mirava a bilanciare il diritto alla sospensione del lavoro, con il diritto al lavoro e alla mobilità, specialmente a pochi giorni da Natale. Tuttavia, il tribunale ha bocciato questa soluzione, ritenendo che non fosse giustificata.
Salvini, nel frattempo, ha ribadito la sua intenzione di cambiare la legge che regola il diritto allo sciopero. Secondo il ministro, occorre trovare un accordo con i sindacati per evitare continui conflitti. Ha suggerito che la legge sul diritto di sciopero vada modificata per evitare che le agitazioni diventino troppo frequenti, danneggiando sia i lavoratori che i cittadini.
Il sindacato Usb ha risposto criticando le dichiarazioni di Salvini, accusandolo di voler indebolire il diritto di sciopero. “Il ministro non conosce la legge sullo sciopero”, ha dichiarato il sindacato, che ha ribadito la necessità di modificare la legge del 1990, ma in modo che migliori la protezione dei lavoratori, non la limiti.
Lo sciopero del 13 dicembre rappresenta un altro capitolo del conflitto tra il governo e i sindacati, che continueranno a battersi per difendere i diritti dei lavoratori e la democrazia. Il futuro delle relazioni sindacali dipenderà anche dalle prossime mosse politiche in materia di diritto di sciopero.
Fonte: Fanpage.it
