Schianto a Milano, l’autista ai colleghi: «Non avevo le mani sul volante, stavo firmando la cedola»
Le immagini dell’incidente choc a Milano tra un camion della spazzatura e un filobus dell’Atm hanno fatto il giro del web: uno scontro impressionante, in cui è rimasta vittima una donna di 49 anni, Shirley Calengi Ortega, che faceva la tata.
Sulle cause della distrazione da parte dell’autista Atm, ci sono due ipotesi: la prima, riferita dallo stesso giovane autista ai colleghi, è che stesse firmando la cedola, la seconda è che stesse usando il cellulare.
Come spiega il Corriere della Sera, la cedola è una specie di diario di bordo che gli autisti compilano per ogni turno di lavoro: un documento cartaceo, da compilare prima di iniziare il servizio (l’autista era salito pochi minuti prima).
Gli inquirenti stanno invece cercando di capire se il suo smartphone all’ora dell’incidente (alle 8.08 di sabato mattina) fosse attivo: in quel caso il motivo della distrazione sarebbe proprio il cellulare.
Ma chi è il conducente del filobus 90/91 che ha causato l’incidente: come reso noto ieri dall’agenzia Ansa, è un giovane di 28 anni, di origini siciliane, che lavora in Atm dall’inizio della primavera del 2019.
L’autista avrebbe superato con giudizio di idoneità le prove previste dall’azienda dei trasporti e dalle norme che regolano il settore, e sarebbe stato inoltre sottoposto a controlli periodici di tipo tecnico, come da prassi.
Dopo l’incidente di sabato mattina per lui la prognosi medica è stata di 10 giorni, senza la necessità di un ricovero. (Leggo)