Una morte assurda quella di Gabriele Turrina, un imprenditore agricolo di 51 anni originario di Valeggio sul Mincio, nel veronese.
L’uomo stava lavorando insieme al fratello all’interno del fienile dell’azienda che gestiva con il fratello. Durante le ore pomeridiane del 14 maggio, Gabriele è stato travolto da una rotoballa di fieno. Il 51enne è stato scaraventato a terra ed avrebbe battuto violentemente la testa, riportando gravissimi danni cerebrali. Alla drammatica scena ha assistito il fratello di Gabriele, che ha subito allertato i soccorsi. Una volta giunti, la corsa all’ospedale di Borgo Trento. Dopo cinque giorni di ricovero, l’uomo non ce l’ha fatta. Troppo gravi i danni al cervello.
Una tragedia immane, che ha gettato i familiari e tutta la comunità nello sconforto. In seguito alla morte, però, la sua famiglia ha deciso di donare gli organi, come lui avrebbe voluto. Gabriele infatti era membro dell’Aido, a cui saranno anche devolute eventuali offerte. “È la sua scelta, salverà altre vite” ha detto commossa la moglie a “L’Arena”. “Non si arrabbiava mai, neppure davanti alle difficoltà. Era una mosca bianca, di bontà. Non litigavamo mai” ha aggiunto la donna che ora dovrà occuparsi da sola delle due figlie di 15 e 17 anni.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati sui social negli ultimi giorni. Queste le parole di un amico di Gabriele: “Ciao Gabry, eri un amico buono, gentile, generoso e premuroso, mancherai un sacco a tutti noi. Ora veglia e proteggi le tue donne da lassù” ha scritto.
Fonte: Fanpage.it