Tre studentesse del liceo Foscarini di Venezia, in segno di protesta contro la raffica di voti bassissimi, alla seconda prova dell’esame di maturità, hanno
fatto scena muta. Nella loro classe, 10 candidati su 14 hanno ottenuto gravi insufficienze. Un’ecatombe firmata da una commissaria esterna,
proveniente dal liceo Franchetti di Mestre. Tutte e tre le ragazze si erano presentate alla seconda prova scritta con una medie dell’8 nella lingua di Omero.
Eppure, la prima ad “ammutinare” è stata Linda Conchetto, 18 anni, alunna modello e giovane promessa dell’atletica leggera. È stata lei
che, dopo aver saputo del 6.5 preso in greco, ha chiesto di vedere la versione e poi si è zittita davanti ai professori. Spiegando il suo gesto alla
commissione ha detto: “ho deciso che non mi sottoporrò all’esame orale, non certo perché io ne abbia paura o perché non abbia studiato, ma perché non voglio
accettare il vostro giudizio che non rispecchia il mio lavoro”. A ruota l’hanno seguita altre due compagne di classe, Virginia Gonzales y Herrera e Lucrezia
Novello, loro sì con un giudizio sotto la sufficienza nel compito: un 3.5 e un 5. Il loro punteggio tra crediti, altre prove e ammissione all’esame è sopra la
soglia del 60. “Prima di tutto vogliamo vedere la versione, in secondo luogo pensiamo di fare ricorso al Tar – commenta Linda intervistata da Tgcom24 –
Mi dispiace tantissimo comunque perché pensavo che la maturità fosse il coronamento del lavoro di questi anni. È stato un orale spiazzante per i professori ma
che credo sia servito per far emergere le ingiustizie che subiamo tutti i giorni”. La protesta ha scatenato l’irritazione della commissione
esterna e anche di qualche membro interno. Tuttavia le tre ragazze non dovrebbero rischiare la bocciatura. Fonte tgcom24.