Questa mattina gli attivisti di Extinction Rebellion hanno scaricato un camion intero con quintali di letame in segno di protesta davanti la sede del ministero dell’Interno, in piazza del Viminale.
“L’unica sicurezza che abbiamo è questo clima di merda”- queste le parole riportate sullo striscione contro le politiche del governo che, secondo gli attivisti, continuerebbe a ignorare l’emergenza climatica.
Dopo aver occupato la piazza con delle tende, sono poi giunte le forze dell’ordine nel tentativo di fermare il presidio.
“Questo ministero è uno dei promotori del nuovo DDL sicurezza che aumenta notevolmente le pene per chi protesta pacificamente”, ha detto a gran voce una delle attiviste. “Occupiamo questa piazza per pretendere che chi ha il compito di tutelare la nostra sicurezza faccia tutto ciò che è necessario per contrastare il collasso ecoclimatico e per garantire il diritto di dissentire”.
“Le persone entrate nelle tende sono state trascinate fuori, le tende distrutte e sequestrate, mentre altre persone hanno praticato resistenza passiva e si sono sedute a terra, circondate da un cordone delle forze dell’ordine – si legge nel comunicato che rivendica la protesta degli attivisti – Una protesta dai toni forti, ma colorati e rigorosamente nonviolenti, che arriva dopo un anno di politiche governative che hanno portato all’aumento degli investimenti in combustibili fossili e alla promozione di nuove pene per chi protesta, in un momento in cui l’Italia e il mondo intero sono colpiti da eventi climatici estremi sempre più intensi”.
Durante la protesta è stata premura degli attivisti porre al centro del dibattito l’attenzione su tutta la serie di tragici eventi, a sfondo climatico, che hanno scombussolato l’Italia negli ultimi mesi.
Secondo gli attivisti il governo italiano non starebbe mettendo in campo delle
reali politiche volte a contrastare la crisi climatica che, di questo passo, potrebbe mettere in ginocchio l’intero pianeta. Per cui, a detta dei rappresentanti di Extinction Rebellion, solo interventi concreti e leggi a hoc, al momento, possono combattere il cambiamento climatico. “Proprio in questi giorni, alla COP29 di Baku, Azerbaijan la premier Meloni ha confermato da un lato l’impegno dell’Italia nel limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 1,5°C, e dall’altro la volontà di trasformare l’Italia in un hub del gas a livello europeo, in aperto contrasto con gli obiettivi di neutralità climatica al 2050″- hanno spiegato gli attivisti, chiedendo non solo la dichiarazione di uno stato di emergenza nazionale, ma soprattutto l’interruzione di emissione climalteranti, e l’istituzione di “un’Assemblea dei Cittadini per decidere su misure che siano veramente giuste e che non lascino nessuno indietro”.
Fonte: Fanpage.it