Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, potrebbe dimettersi. La vicenda legata a Maria Rosaria Boccia ha creato un imbarazzo insostenibile. Nonostante i suoi tentativi di resistere, il muro difensivo eretto da Palazzo Chigi sta crollando.
Sangiuliano ha dichiarato di essere pronto a collaborare con la Corte dei conti. Vuole dimostrare che non sono stati utilizzati fondi pubblici per i viaggi di Boccia. Tuttavia, la pressione mediatica continua a crescere.
La situazione si è complicata con il rischio che Boccia possa rilasciare altro materiale compromettente. Foto, video e chat potrebbero emergere, aggravando ulteriormente lo scandalo. Palazzo Chigi sta valutando una mossa decisa.
Un colpo netto potrebbe essere la scelta migliore per chiudere questa storia. La vicenda ha ormai fatto il giro del mondo, danneggiando la reputazione del governo. Sangiuliano, accusato di voler assumere la sua amante, è ora al centro di una tempesta politica e mediatica.
Giorgia Meloni, premier, avrebbe voluto evitare queste conseguenze. La sua strategia era difendere Sangiuliano per evitare un rimpasto e non cedere alle pressioni delle opposizioni. Tuttavia, il piano sta fallendo.
La questione del possibile ricatto, sollevata da Boccia, ha aggravato la crisi. Ora Meloni deve trovare un sostituto. Tre nomi sono al vaglio: Alessandro Giuli, Pietrangelo Buttafuoco e Gianmarco Mazzi.
In sintesi, l’uscita di Sangiuliano sembra sempre più probabile. La corsa alla successione è ufficialmente aperta.
Fonte: Corriere della Sera
Fonte foto: Dagospia
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