Sanremo 2021: dopo Morgan scoppia la polemica del duo Jalisse esclusi per 24 volte

20 Dicembre 2020 - 19:02

Sanremo 2021: dopo Morgan scoppia la polemica del duo Jalisse esclusi per 24 volte

Dopo la bufera Morgan arriva una nuova polemica. Si sa senza polemica non è Sanremo.

Bisogna di certo ammirarne la determinazione e la perseveranza: sebbene sempre scartati ormai da 23 anni,

ecco che i Jalisse ci hanno riprovato anche quest’anno, ottenendo, per la ventiquattresima volta, un rifiuto:

grande delusione per il duo, che sui social ha pubblicato la grande tristezza per aver dovuto subire, per l’ennesima volta,

questa umiliazione. Pronti a pagare lo “scotto” di questo loro tentativo andato, di nuovo, a vuoto.

Sui social, è Fabio che ricorda le tante canzoni scritte: titoli e descrizioni dei brani che hanno presentato per ben

24 anni di seguito, senza aver avuto fortuna: da “Linguaggio Universale” a “Tra rose e cielo”, “E se torna la voce“

Una volta presentammo “Linguaggio Universale” ispirata ad un saggio della Professoressa Rita Levi Montalcini;

una volta “Tra rose e cielo” scritta con il poeta Younis Tawfik e arrivata fino in Iraq, a Mosul; una volta con “

E se torna la voce” su musica di Maurizio Fabrizio realizzata durante la costruzione di una sala prove nel carcere

di San Vittore con la Fondazione Mike Bongiorno; e poi uno splendido brano scritto con gli alunni di una scuola

Aquilana dopo il terremoto nel 2010 con sostenitori di grande importanza, poi un brano stile musical con il grande Maestro Luis Bacalov e tante, ancora tante, tante altre. Fino allo scorso anno, quando presentammo “Voglio emozionarmi ancora” (che attualmente stiamo promuovendo con l’album omonimo appena uscito) dove lanciamo il nostro ringraziamento al pubblico per averci accolto nelle loro case dal 1997 ad oggi. Anche questo brano non venne accettato. E poi c’è quella di quest’anno, che probabilmente faremo uscire come le altre”.

Sempre Fabio che spiega come sia possibile che  nessuno mai abbia detto il perché le loro canzoni non piacevano, “Avremmo cambiato il tiro – dice – avremmo migliorato. Ma niente”. Insomma, tante le canzoni scritte e pubblicate senza, però aver capito le motivazioni per cui i loro brani sono stati scartati. Fabio scrive:

Ecco, tante canzoni scritte e pubblicate senza aver saputo neanche le motivazioni delle 24 esclusioni dal festival

di Sanremo di 24 edizioni. Si perché se sapessi le motivazioni migliorerei il tiro per essere accettato, ma niente!

E non voglio farmi trascinare dall’idea che per partecipare bisogna essere amici di qualcuno o gestiti da qualcun altro.

Effettivamente sentire che tutti sono amici crea un certo imbarazzo, ma leggo spesso dalle interviste che

i brani accettati al Festival sono tutti assolutamente bellissimi, di valore, altrimenti a che servirebbe ascoltarli tutti?.

Fabio ha  continuato  lo sfogo dicendo che “Alessandra e Fabio potevano meritare di tornare su quel palco, perché ogni volta che arriva il Festival, i primi ad essere citati, come cattivo esempio di una vittoria non meritata, sono proprio i Jalisse. Meteore, scomparsi, desaparecidos…. I primi della lista nei titoloni”. Insomma, grande è la delusione:

Senza parlare di alcuni speaker radiofonici che puntualmente, ma solo durante il Festival, metteranno in sottofondo quel Fiumi di Parole che condirà puntualmente battute semi-comiche. Ed è difficile andare controcorrente! Come un sacco pieno di gioie portato sulle spalle che viene bucato con centinaia di lame/parole appuntite.

I Jalisse, mandano un in bocca al lupo ai colleghi che saliranno sul palco del Festival, e poi rivolgono un appello ai media,  di non muovere il coltello nella piaga: loro non sono sul palco, non perché non hanno potuto, ma perché nessuno ha dato loro la disponibilità.

Mando il mio sincero in bocca al lupo ai colleghi che saliranno su quel palco del Festival 2021, felice

per chi riprende il lavoro. Alla stampa, alla tv, alle radio invio un messaggio: se non vedrete i Jalisse

ancora sul palco di Sanremo 2021 non sarà perché sono spariti o perché hanno cambiato lavoro, ma ancora una volta perché non è stata data loro l’opportunità!

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