«Il corpo era integro, ma saponificato. Per fortuna però i tessuti consentono degli accertamenti».
Queste le parole rilasciate all’ansa da parte dell’avvocato Barbara Iannuccelli rappresentante come parte civile al processo per l’omicidio di Saman Abbas.
Dall’autopsia condotta sul corpo ritrovato il 18 novembre scorso interrato in un casolare diroccato a Novellara e che si pensa possa appartenere a Saman «sono emersi scollamenti e abrasioni che possono essere dettati dall’effetto tappo, essendo stata sotto terra per un anno e mezzo». La legale ha poi ribadito che sul cadavere non sono stati rilevati tagli alla gola, – come in precedenza si pensava e aveva spiegato anche il Corriere della Sera -. «Sarebbe fuorviante definirlo tale – dice Iannuccelli – e tanto più ricondurlo alla causa di morte. Non vi è neppure certezza che quello visto possa essere un taglio. Potrebbe essere uno scollamento di tessuto post mortem. A riguardo sono necessari esami istologici che saranno svolti nei prossimi giorni per capire se fossero lesioni irrorate di sangue. Ad oggi, ripeto, nessuno è in grado di dirlo».
L’avvocata Barbara Iannuccelli, citata dall’agenzia stampa, ha inoltre sottolineato come il cadavere rinvenuto in un casolare in provincia di Reggio Emilia aveva «addosso i jeans sfilacciati da Saman sul ginocchio per essere alla moda e la felpa. I vestiti sembrano essere proprio quelli riconducibili al video che la riprendevano davanti a casa nelle sue ultime ore prima della scomparsa». E poi ancora: «Aveva ancora addosso una cavigliera e un braccialetto di quelli portafortuna colorati, ma anche un paio di orecchini. E una folta chioma di capelli», ha descritto l’avvocato.
Il legale dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Riziero Angeletti, ha sottolineato – citato da Corriere della Sera – come dall’esame sia emerso che «la morte è avvenuta con modalità atroci. Da questo primo esame, sua pure parziale ma importante, ne deriva la considerazione che l’uccisione della ragazza non sia avvenuta come immaginato sino a oggi».
Fonte: Open