Una lettera anonima ,in cui viene indicato ,dove si trova ,il corpo ,
di Saman Abbas ,è stata inviata ,
alla redazione de “Il Resto del Carlino”.
Nella missiva, che ora si trova,
nelle mani degli inquirenti, che dovranno accertarne la validità.
È indicata ,la zona chiamata,
Bagna nelle valli tra ,
Novellara e Guastalla ,dove il cadavere della 18enne pakistana ,è stato gettato, dopo essere stato fatto a pezzi.
Saman Abbas è stata uccisa, fatta a pezzi, e poi gettata in acqua.
Il suo corpo, è da cercare ,
nella zona di Bagna tra Novellara e Gustalla.
Poche parole scritte, su un foglio bianco: “Se volete trovare Saman Abbas, si legge nella missiva ,indirizzata a il Resto del Carlino , dovete cercarla nella zona chiamata Bagna ,nelle valli tra Novellara e Guastalla.
“È stata buttata in acqua, tagliata a pezzi ,per farla mangiare dai pesci,
e animali”.
La lettera, che non è firmata,
è arrivata ieri mattina ,
nella redazione del giornale ,
e si trova ora nelle mani degli inquirenti .
I quali ,dovranno verificare l’attendibilità del contenuto ,
e decidere se ,aprire così ,
un nuovo fronte d’indagine sulle vicenda della 18enne, per cui la Procura ,
ha aperto un fascicolo ,
per omicidio volontario.
Cinque le persone indagate, i genitori di Saman, che sarebbero nascosti in Pakistan, lo zio, autore materiale del delitto, e due cugini, uno dei quali si trova in carcere ,dopo essere stato fermato ,in Francia ,negli scorsi mesi.
Il corpo di Saman, però ,non è stato ancora trovato ,ed è proprio questo ,
uno dei punti cardine, dell’indagine.
Così come spiegato ,dal colonnello Cristiano Desideri, che ha lasciato ,
il comando provinciale dei carabinieri, di Reggio Emilia ,per assumere ,
un nuovo incarico ,a Firenze.
“Le attività investigative ,proseguono in modo attivo, al massimo livello, spiega il colonnello Desideri ,
ciò significa che, esaurita la fase investigativa, maggiormente orientata alla ricerca del corpo della ragazza, ora ,l’attività di indagine ,
ha assunto una natura diversa.
Non meno importante e, soprattutto,
non meno intensa ,anche se lontana ,
dalle luci dei riflettori, e senza quell’impatto mediatico ,
avuto nei mesi scorsi.
“Abbiamo degli indicatori ,che ci fanno ritenere, altamente probabile,
la presenza all’estero, dei vari autori di questo delitto”.
Nessun dubbio: Saman è stata uccisa,
e in merito alle segnalazioni, l’ormai ex comandante ,spiega che ne arrivano tante, di ogni tipo:
“Non ci siamo mai permessi di scartarne una , spiega , non abbiamo trascurato nulla, né, tanto meno, abbiamo sottovalutato alcunché.
Anche laddove qualcuno diceva di ‘sentire’ qualcosa.
Ma a tutt’oggi ,il corpo di Saman ,
non c’è ,ed è per noi ,una sorta ,
di imperativo morale, nei limiti delle nostre possibilità, arrivare al suo ritrovamento, perché è giusto ,
poter dare una degna sepoltura ,
ad una vittima innocente,
di un atroce delitto”.
Già perché una cosa è certa,
secondo gli inquirenti: Saman è morta.
“Abbiamo sufficienti elementi per ritenere che lei sia morta.
Questo è il quadro ,e da questo ,
non ci discostiamo.