Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è stato aspramente criticato durante un comizio della Lega ad Ascoli Piceno. Una contestazione, quella mossa da alcuni dei presenti, fondata sulla questione palestinese e sul sostegno del governo a Israele. “Non è possibile che siano autorizzati a stare lì di fronte, non è possibile” ha sbottato il vicepremier, agitandosi ai piedi del palco montato all’interno del Chiostro di San Francesco, dove si è tenuto il comizio.
Matteo Salvini è accusato di essere uno dei principali sostenitori di Benjamin Netanyahu, premier israeliano. I contestatori ad Ascoli hanno esposto bandiere palestinesi e mostrato due striscioni dai toni ironici e taglienti atti a screditare il ministro. “Un minuto di silenzio per ogni morto a Gaza. Salvini taci per sempre” recita il primo e “Scodinzoli per Netanyahu. Salvini bau bau bau” il secondo.
La protesta, certamente rumorosa ma assolutamente pacifica, ha mandato il vicepremier su tutte le furie, inducendolo a inveire contro gli agenti della sicurezza lì presenti. “Conosco la gestione dell’ordine pubblico. Non è possibile che arrivino a 5 metri da me. Non è possibile. Ok? C’è la polizia!” ha urlato Salvini. Sempre rivolgendosi ai funzionari, ha sbottato: “Non riuscire manco a parlare, ragazzi. Che mi arrivino qua a darmi dell’assassino, mi girano i co….i”.
Pensando di essere lontano dai microfoni, il Ministro si è anche sfogato, risentito: “Se ci fosse un pranzo del Pd e ci fossero dei leghisti li avrebbero portati via di peso da mezz’ora”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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