Qualcuno ha sottratto un orologio del Napoli dalla tomba di Gennaro, un ragazzino di 15 anni scomparso un anno fa, nel cimitero di Pagani, provincia di Salerno.
L’orologio ha un valore commerciale insignificante, ma per la famiglia ha un immenso valore affettivo.
La madre si è accorta del furto quando è andata alla tomba del figlio, come fa da un anno, da quando il giovane è venuto a mancare.
La donna ha espresso il suo dolore sui social, rivolgendo parole all’autore del gesto ignobile, ancora sconosciuto: “Come ci si sente a rubare un oggetto senza valore per te in un luogo sacro? Il vetro si può riparare, ma la tua anima rimane sporca.”
La madre ha ricevuto un’enorme solidarietà dai cittadini di Pagani. Si spera che il ladro possa essere identificato attraverso le telecamere di sicurezza esterne al cimitero.
Il dolore della madre di Gennaro è diventato il dolore di tutta la comunità.
Si spera che l’autore del furto possa ripensarci e restituire l’orologio che apparteneva al giovane, magari commosso dalle parole della madre.
La madre ha raccontato la vicenda, sottolineando la sua visita quotidiana alla tomba del figlio e l’amarezza nel vedere l’oggetto rubato. Chiede all’autore del gesto come ci si senta a rubare un oggetto senza valore in un luogo sacro e spera che qualcuno possa fornire informazioni su di lui.
Episodi come questo suscitano indignazione e dispiacere nel cuore di chiunque abbia un briciolo di empatia. Il furto di un oggetto di valore affettivo dalla tomba di un giovane è un gesto spregevole e privo di rispetto.
È importante che la comunità si unisca per sostenere la madre in questo momento di dolore. Tutti si adoperino affinché l’autore del furto venga identificato e l’orologio restituito. La solidarietà e la determinazione possono contribuire a ristabilire un senso di giustizia e a preservare la sacralità dei luoghi di riposo eterno.