Sala sotto inchiesta urbanistica, le prime parole: “Allucinante apprenderlo dai giornali”

17 Luglio 2025 - 11:28

Sala sotto inchiesta urbanistica, le prime parole: “Allucinante apprenderlo dai giornali”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’Urbanistica che ha portato, nella giornata di mercoledì 16 luglio 2025, la Procura a richiedere gli arresti domiciliari per sei persone, tra cui nomi di primo piano dell’amministrazione e del mondo immobiliare milanese.

Tra gli indagati figurano l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e l’amministratore delegato di Coima Sgr, Manfredi Catella. Coinvolto anche l’architetto di fama internazionale Stefano Boeri, per il quale però non è stata avanzata alcuna richiesta di misura cautelare.

Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, a Sala viene contestato il reato di “false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone”, legato alla riconferma di Marinoni come presidente della Commissione Paesaggio per il periodo 2025–2029. L’accusa sostiene che il sindaco fosse a conoscenza di conflitti d’interesse tra Marinoni e soggetti del settore edilizio, ma nonostante ciò ne avrebbe confermato l’incarico.

Per i magistrati, la nomina sarebbe avvenuta su pressione dell’assessore Tancredi, che avrebbe indotto il sindaco a scegliere Marinoni, pur essendo consapevole che quest’ultimo ricevesse incarichi privati da imprenditori, tra cui proprio Catella, influenzando così le sue decisioni.

Un’ulteriore accusa riguarda un presunto concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità, collegato al controverso progetto sul grattacielo Pirellino, firmato da Catella e Boeri. In base alle ricostruzioni, Tancredi sarebbe stato fatto oggetto di pressioni da parte degli architetti e imprenditori coinvolti, e avrebbe a sua volta sollecitato Marinoni, riferendo che “il sindaco Sala aveva ricevuto le rimostranze” di Catella e Boeri affinché il progetto ricevesse l’approvazione.

Sala ha commentato duramente la vicenda, esprimendo stupore per aver appreso della sua iscrizione nel registro degli indagati attraverso la stampa:

“Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile.”

Sul progetto del Pirellino avrebbe detto invece:

“L’immobile è stato venduto nel 2019 e siamo ancora fermi. Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti. Altro che induzione: è stata una continua discussione, non abbiamo mai trovato un accordo su cosa si potesse fare.”

Infine, ha precisato il proprio ruolo nella nomina di Marinoni:

“La composizione della Commissione Paesaggio è gestita da un’apposita struttura del Comune, che seleziona i profili e nomina i componenti. Il rapporto tra sindaco e Commissione è praticamente nullo. Non ho mai nemmeno avuto il numero di Marinoni.”

Fonte: Fanpage.it

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