Un uomo di 45 anni ha massacrato di botte sua madre di 72 anni sul balcone di casa, sotto gli occhi dei vicini impotenti. Il fatto è accaduto venerdì 15 settembre a Lugana di Sirmione, in provincia di Brescia. La vittima si chiamava Nerina Fontana, il figlio Ruben Andreoli.
Tutto è iniziato intorno alle 19:30, quando alcuni residenti di via XXIV Maggio hanno sentito delle urla provenire dall’appartamento al primo piano. “Cosa stai facendo? Fermati. Ruben basta”, gridavano i vicini, cercando di fermare l’aggressione. Uno di loro, rientrando con le buste della spesa, ha visto Andreoli picchiare sua madre sul balcone. Ha chiesto aiuto a sua figlia, che ha chiamato i soccorsi.
Ma prima che arrivassero i sanitari e i carabinieri, Andreoli aveva già ridotto in fin di vita sua madre. La violenza era iniziata nel salotto di casa, dove il sangue della 72enne macchiava il pavimento e i mobili. Poi era proseguita sul balcone, dove Andreoli aveva continuato a colpire la donna con pugni e calci.
Non si conosce ancora con certezza il motivo del litigio tra madre e figlio. Secondo alcune fonti, Andreoli avrebbe discusso con sua madre per un probabile trasferimento in Ucraina, dove viveva la moglie. Anche lei era presente al momento del pestaggio, ma non avrebbe avuto alcun ruolo nei fatti.
Quando Andreoli ha smesso di picchiare sua madre, lei era già in condizioni disperate. I sanitari l’hanno trovata distesa a terra, priva di sensi. L’hanno trasportata d’urgenza alla Poliambulanza di Brescia, ma non c’è stato nulla da fare. La donna è morta poco dopo la mezzanotte per le gravi lesioni riportate.
L’arresto del figlio Andreoli è stato subito fermato dai carabinieri e portato al carcere di Canton Mombello. Accusato prima di tentato omicidio e poi di omicidio volontario, si è avvalso della facoltà di non rispondere sia quella notte che la mattina successiva, durante l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip. Il suo avvocato ha dichiarato che il 45enne è ancora scosso e sotto shock per quanto accaduto.
Ruben Andreoli lavorava come operaio magazziniere alla Franke di Peschiera, una multinazionale svizzera che produce elettrodomestici. Era sposato con una donna ucraina da circa dieci anni e viveva con lei e sua madre nell’appartamento di Lugana di Sirmione. Non aveva precedenti penali né problemi psichici noti.
Nerina Fontana era una pensionata che si occupava della casa e del figlio. Era vedova da diversi anni e aveva un buon rapporto con la nuora. Era molto conosciuta e stimata nel quartiere, dove viveva da tempo. I vicini la ricordano come una persona gentile e disponibile.
La notizia dell’omicidio ha sconvolto il quartiere di Lugana di Sirmione, dove Fontana era molto amata. Molti residenti hanno espresso il loro cordoglio e la loro incredulità per quanto accaduto. Alcuni hanno anche portato dei fiori sotto il balcone della vittima, in segno di omaggio e solidarietà.
Fonte: Fanpage