Rottura PD,Bonaccini:«Serve un leader ma anche un partito. O si cambia o si muore.Recuperiamo i rapporti con terzo polo e m5s»

29 Settembre 2022 - 9:08

Rottura PD,Bonaccini:«Serve un leader ma anche un partito. O si cambia o si muore.Recuperiamo i rapporti con terzo polo e m5s»

Stefano Bonaccini nel corso di  un’intervista al Corriere della Sera oggi parla quasi da candidato alla segreteria del Partito Democratico. E va all’attacco: «Siamo arrivati alle elezioni senza un progetto forte per l’Italia e senza un’alleanza all’altezza della sfida, nonostante tutti gli sforzi fatti da Letta. Lo certifica il voto dei cittadini». E quindi «o cambiamo profondamente o bruceremo in fretta anche il prossimo segretario. Serve una leadership ma serve anche un partito. Il problema non è di forma o di ruoli, ma di sostanza. Iniziamo per esempio col dire che nel gruppo dirigente servono molti più amministratori locali, donne e uomini, spesso giovani, che ogni giorno devono dare risposte ai cittadini sui problemi reali e che in questi anni hanno tenuto in piedi con il loro lavoro silenzioso il partito: non possiamo più tenerli in panchina».

Infine, le alleanze. Partendo, nel colloquio con Maria Teresa Meli, dal M5s: «Conte è riuscito a consolidare la sua leadership. Io non li ho mai rincorsi, né ho mai messo Conte su un piedistallo. Però ho collaborato bene con lui, quando ero presidente della Conferenza delle regioni e lui era premier. Così come mi confronto con il M5s in Regione: sono all’opposizione ma la collaborazione è molto positiva e in diverse città importanti adesso governiamo insieme, dopo le recenti amministrative». E arrivando a Calenda e Renzi: «Io sto ai fatti: sono andati per conto loro e hanno perso esattamente come noi. Tant’è che governerà la destra. In compenso siamo insieme in tante città. Anche nella mia Regione sono lealmente in maggioranza e per me è un valore. Adesso che il voto c’è stato fermiamo le polemiche».