Durante la puntata di ieri sera de “Le Iene” in onda su Italia 1, uno dei più grandi produttori del cinema porno ha rilasciato alcune dichiarazioni che complicano ancora di più la posizione di Rocco Siffredi dopo le recenti accuse di violenze ed abusi su alcune colleghe.
Tra le testimonianze raccolte dalla giornalista Roberta Rei, infatti, c’è anche quella di Tommie McDonald, produttore che ha lavorato nel mondo del porno per 8 anni. Dopo questi 8 anni, però, ne sarebbe uscito proprio per il cattivo ambiente che caratterizzava quel mondo lì.
Secondo molte accuse, Rocco Siffredi non avrebbe rispettato i consensi di alcune colleghe sul set. Tommie McDonald dopo il servizio ha aggiunto: “Questo è un passo in avanti per ottenere giustizia”.
Dopo il servizio de “Le Iene”, infatti, McDonald ha pubblicato una storia Instagram. Questo il contenuto: “Se parlate italiano, potete vedere l’inchiesta sui presunti abusi di Rocco Siffredi qui sotto. Quando ho iniziato questo viaggio 2 anni e mezzo fa non avrei mai immaginato di parlarne alla TV italiana”. Poi ha aggiunto: “Sono così orgoglioso del reportage senza paura di Roberta Rei, di aver fatto sentire la voce delle vittime. Questo è un grande passo in avanti per cambiare il modo in cui la gente vede le attrici porno, e per ottenere un giorno una vera giustizia per le vittime dei cattivi attori dell’industria del porno di Budapest”.
In più, nel servizio, sempre McDonald avrebbe dichiarato che sarebbero addirittura presenti video che incastrerebbero Rocco Siffredi. Le immagini riprenderebbero l’attore abruzzese perpetrare alcuni abusi senza consenso. “Dovrebbe poter mostrare i video dei documenti che dimostrano il consenso”: le parole di Tommie McDonald.
Fonte: fanpage.it
