La fine di un incubo, ecco chi l’ha vissuta. Questa è la storia di una donna di Scampia, vittima di violenza domestica per anni. Il suo marito, un uomo di 31 anni, è stato arrestato martedì con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate.
La donna ha avuto il coraggio di denunciare il consorte lo scorso 5 ottobre 2023. Era stata in ospedale dopo un’ennesima aggressione. Il marito, ubriaco, aveva preteso un rapporto sessuale contro la sua volontà. Lei si era rifiutata, dicendogli che voleva separarsi. Lui l’aveva picchiata, lasciandole lividi e escoriazioni.
La Procura della Repubblica e il commissariato Scampia hanno iniziato a indagare sulla denuncia. Hanno scoperto un quadro grave e drammatico. L’uomo teneva la moglie in trappola: le toglieva il telefono, le impediva di vedere familiari e amici, la controllava sul lavoro. In più occasioni l’aveva offesa, minacciata e violentata, anche di notte. Diceva che era suo dovere coniugale. Il tutto anche in presenza dei figli minori.
Non era la prima volta che la donna chiedeva aiuto. Nel 2020 aveva già denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia. Si era rifugiata con i due figli in una struttura di accoglienza. Il marito si era pentito e aveva chiesto scusa alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto”. Aveva anche seguito un percorso rieducativo per uomini violenti presso i servizi sociali.
La donna aveva creduto al cambiamento dell’uomo. Lo aveva perdonato e erano tornati insieme. Ma era stato un errore. Quando la donna aveva trovato un lavoro, l’uomo era diventato ancora più geloso e violento. La sua volontà e la sua fiducia erano state tradite.
Martedì la Polizia di Stato si è presentata a casa dell’uomo con un’ordinanza di arresti domiciliari. Il gip ha ritenuto fondate le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate. L’uomo dovrà rispondere dei suoi crimini davanti alla giustizia.
La donna si è liberata dal suo aguzzino. Ha avuto il coraggio di denunciare e di interrompere il ciclo della violenza, ha potuto contare sul sostegno delle forze dell’ordine e della magistratura. Poi ha potuto proteggere se stessa e i suoi figli.
Fonte: Fanpage
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