Ieri si è tenuta la seconda edizione del RedBull 64 Bars di Scampia, un evento musicale che ospita i migliori cantanti della scena Rap in Italia.
Il maxi concerto si è svolto nella piazza Ciro Esposito di Scampia, con oltre 10.000 persone presenti all’evento e con tutti i biglietti sold-out per questa grande occasione, come annunciato dalla stessa RedBull lo scorso 19 settembre. Il prezzo del biglietto era di 28,75 euro.
L’evento fa parte del progetto “Napoli, Città della Musica” del Comune di Napoli che vuole mettere in risalto i talenti partenopei, al fine di mettere al centro d’Italia la musica di Napoli.
Pre RedBull 64Bars Live
Lo spettacolo è iniziato alle 17:30 con un pre-show, con tantissimi ospiti di livello per ingannare l’attesa fino alle 21:15, quando sarebbe poi cominciato il Main Act, ovvero lo spettacolo vero e proprio. Questa la scaletta del pre-show:
17:30 – Rue Diego, LilTony DJ Set
18:25 – Emanuelino, Vettosi, Ceru DJ Set
19:25 – Nello Taver, Plug, Neves, Yung Snapp, Wad DJ Set
Dopo il simpaticissimo – ma talentuoso -Nello Taver e Yung Snapp, che ha fatto ballare e saltare tutta la piazza illuminata di rosso, Wad ha chiuso il pre-show augurando a tutti una buona serata all’insegna della musica rap.
Geolier apre il RedBull 64Bars Live
Ecco poi all’improvviso, alle 21:15, una scritta: “Lo show sta per iniziare”. Delle suggestive immagini si susseguono sul grande schermo posto sul palco, creando tensione e hype per ciò che sta per accadere. La piazza inizia ad agitarsi e ad animarsi in attesa della grande sorpresa che sta arrivando. Poi un timer di 64 secondi, che tutto il pubblico, all’unisono, urla come a capodanno. E allo scoccare del secondo 64, ecco spuntare la mente dietro tutto il concerto, il produttore Young Miles, che ha caricato il pubblico con qualche remix incredibile. E poi ancora immagini, con una voce che sembra essere quella di qualcuno che quella piazza la conosce benissimo. Da quella che sembra essere una bara ecco che spunta il noto rapper di Secondigliano Geolier, che è quindi il primo ad esibirsi sul palco del RedBull 64 Bars, cantando proprio i suoi freestyle organizzati in collaborazione con la famosa catena di energy drink. Dopo i due brani, la super hit “Come Vuoi”, accompagnata dalla voce di tutta la piazza, e “Money”, anch’essa cantata insieme al pubblico, che ha praticamente sostituito il coro dei bambini nel ritornello. L’impatto generale è suggestivo: Geolier sembra fiero, lì ci è cresciuto, e anche in quel momento, artisticamente, in un certo senso, stava crescendo, con un’esibizione totalmente live e con un pubblico in visibilio per lui.
A Geolier è seguito poi Noyz Narcos, uno dei pilastri del rap italiano. Il rapper romano non è riuscito a colpire il pubblico come il predecessore: sia chiaro, lui è bravissimo sia nei testi sia live, ma ovviamente non ha quel legame che ha invece Geolier con QUELLA piazza.
Noyz Narcos si esibisce quindi prima con “Attica”, che apre le danze, e poi con “Uomo a Terra”. Con “Top Boy”, uno dei grandi successi di Noyz Narcos, sembra che il pubblico si riprenda e inizi a cantare con lui.
Fuori Noyz, ecco che sul palco spunta Rose Villain, altra super ospite della serata, con un meraviglioso abito spinato e un passamontagna a metà. Dopo aver cantato il suo freestyle 64 Bars, la famosa cantante dai capelli blu si esibisce con “Moonlight”, accompagnata da 4 ballerini anch’essi in passamontagna, con una bellissima coreografia. Rose Villain presenta poi “Piango sulla lambo”, e nonostante qualche problema tecnico, Rose Villain completa la sua esibizione con un’ottima prestazione vocale. Gli ultimi due pezzi sono stati “Yakuza” e “Michelle Pfeiffer”: soprattutto quest’ultimo, in collaborazione con Tony Effe (che non era presente alla serata) ha scatenato il pubblico, che ha cantato a squarciagola il ritornello.
A seguire Rose Villain c’è stato uno dei più attesi di questa serata, Lazza, che ha davvero esibito una performance di altissimo livello. Il suo è stato uno forse uno degli show che più ha fatto saltare il pubblico, a partire dai suoi 64 Bars. Dopo i due freestyle, Lazza canta “Uscito di Galera” e “Zonda”, con il pubblico che praticamente canta con lui, raggiungendo l’apice con “Piove”, la sua più grande hit, che il pubblico sembra aver apprezzato parecchio.
Prima volta assoluta sul palco del 64 Bars per Luchè, che ha scritto il suo freestyle poco prima di salire sul palco e cantarlo con la sua solita energia, con la produzione del fedelissimo Geeno. Apprezzabile la citazione a New York State of Mind di Nas prima del ritornello. L’immagine più suggestiva di questo set probabilmente è questa: Luchè, cresciuto proprio lì, canta “Potere” davanti a 10.000 persone, con il pubblico ad accompagnarlo. Segue poi “Stamm fort” con Sfera Ebbasta non presente, e poi con “Non abbiamo età”, cantata a squarciagola da tutto il pubblico. Ma non è tutto finito per Luchè, anzi.
Il concerto continua con un’altra immagine suggestiva. C’è Lazza, sulle scale illuminate di rosso con sopra il murales “D10S”, a suonare il pianoforte, più precisamente la base di “Chiagne”, pezzo in collaborazione con Geolier. E infatti sul palco sale proprio lui, che con Lazza sfodera una performance di livello incredibile. Dopo ancora un altro banger di Noyz Narcos e Luchè, in collaborazione con Capo Plaza, non presente, “Casa Mia”. Eh sì, Luca, questa è proprio casa tua. A concludere questo set a grandissima sorpresa arriva l’astro nascente del rap femminile in Italia, Anna, con un completo Gucci e uno scudetto del Napoli sul braccio, che prima canta “Fashion” (che campiona “Satisfaction”) e poi “Advice”, due brani che hanno fatto scatenare il pubblico.
Torna a Napoli dopo il Marrageddon della settimana scorsa forse il più grande rapper italiano, Marracash, anch’egli annunciato pochi giorni prima dello spettacolo, probabilmente a colmare l’assenza di Salmo, che con Luchè e con Scampia non ha un ottimo rapporto. Apre le danze con i suoi 64 Bars, “Delirio” e “Paura a Scampia”.
Dopo questa esibizione, ecco arrivare sul palco, con le luci che si abbassano, tutti i protagonisti della serata che ringraziano il pubblico per la grande accoglienza.
Ma non era finita là: c’erano due persone che sentivano più di tutti questo evento, due ragazzi che a loro modo hanno scritto pagine di questa città e che a breve usciranno fuori con un joint album. Parliamo ovviamente di Luché e Geolier, che insieme sul palco cantano “Over”.
La rinascita di Scampia
Scampia ha bisogno di questo, una sorta di rivitalizzazione del territorio. In testi che parlano di seconde opportunità, il rap vede in Scampia la terra che più la rappresenta, lo scenario di una seconda vita, di rinascita. E Scampia vede nel rap un pezzo di percorso che porta a rivalutare questo quartiere che, negli anni, è stato fin troppo ignorato. A un passo alla volta, Scampia sta rinascendo, e qualche merito ce l’hanno anche questi ragazzi.
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