Reparto di oncologia si è trasformato in un focolaio Covid: “episodio gravissimo”. Si dovrà fare luce sulla vicenda

4 Marzo 2021 - 14:45

Reparto di oncologia si è trasformato in un focolaio Covid: “episodio gravissimo”. Si dovrà fare luce sulla vicenda

Una situazione gravissima è quella che si sta evolvendo in Puglia, secondo quanto riporta anche Fanpage.it. Non soltanto la curva epidemiologica sta fortemente risalendo, come nel resto d’Italia, ma si stanno anche sviluppando grandi focolai.

Tuttavia, uno di questi focolai si è sviluppato proprio nell’ultimo luogo in cui avrebbe dovuto diffondersi il virus: il luogo in cui i malati dovrebbero essere curati, non contagiati.

A Lecce, infatti, il reparto di oncologia dell’ospedale “Vito Fazzi” risulta essere un vero focolaio di Covid-19.

Già ben dodici pazienti del reparto oncologico risultano attualmente positivi al test per il Coronavirus. La Asl della città ne dà conferma.

Il contagio è stato talmente rapido e pervasivo che gli esperti sono portati a pensare che si tratti di un contagio dovuto alla variante inglese. Lo spettro che sta destando preoccupazione in tutta l’Europa, almeno.

L’associazione per la tutela dei diritti dei cittadini “Codici” ha già annunciato che sporgerà denuncia in Procura, per l’episodio giudicato “gravissimo”. La direzione dell’ospedale, dunque, dovrà rispondere della tragica situazione.

Purtroppo, è vero che gli ospedali e il personale medico (così come i pazienti) sono particolarmente esposti a situazioni di contagio. Tuttavia, questa situazione porta a pensare che sia mancato il rispetto di alcune norme anti-Covid. Ma questo saranno le indagini a stabilirlo.

Tutti i contagiati dovranno essere trasferiti nel Dipartimento di emergenza e accettazione, dove disporranno di tutte le cure necessarie e della migliore assistenza.

Sul caso ha espresso il proprio parere il segretario nazionale, Ivano Giacomelli, che ha dichiarato: “Questa notizia che riguarda il Fazzi di Lecce, ovviamente, preoccupa e anche molto”.

Spiega: “Parliamo di un ospedale, quindi di una struttura dove le misure di prevenzione dovrebbero essere massime”. L’associazione ha affermato che si dovrà fare luce sulla situazione.

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