Renzi:”Per il Pd consiglierei Bonaccini, alla guida dell’Italia non vorrei la Meloni”

25 Luglio 2022 - 14:50

Renzi:”Per il Pd consiglierei Bonaccini, alla guida dell’Italia non vorrei la Meloni”

La lettura del presente e del prossimo futuro politico offerta da Matteo Renzi rende chiare le idee del senatore su ciò che sta accadendo e su quello che si verificherà nel nostro Paese. E comincia proprio da lei, Giorgia Meloni: per Matteo un governo di destra sarebbe un problema serio per gli italiani qualora, a vincere le elezioni fissate per il prossimo 25 settembre, sia la leader di FdI.

“Sia chiaro-ribadisce- farò di tutto per evitare Meloni premier, ma se lei andrà a Palazzo Chigi rispetteremo le urne senza delegittimare a livello internazionale chi sta a Palazzo Chigi.” Renzi fa della sua posizione un cavallo di battaglia : per il bene del Paese bisogna edificare partendo da basi solide. E attacca Letta- riportandoci al 2014 quando defenestrò il segretario del Pd da Palazzo Chigi- per cui non sarebbe il migliore candidato per fronteggiare un centrodestra super favorito nei sondaggi.

«Fossi al suo posto sceglierei uno bravo a vincere elezioni che sembravano già perse: Stefano Bonaccini. Ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra e ha fermato Salvini nel momento in cui sembrava impossibile. Bonaccini ha fatto meno campagne elettorali di Letta, ma ne ha vinte qualcuna in più.» E ci va giù con durezza: « in ogni caso il problema del candidato premier del Pd riguarda solo il Pd: sono uscito da quella casa e rispetterò le loro scelte. E mi tengo la libertà di dire quello che penso e il coraggio di realizzarlo anche quando non ci crede nessuno. Senza questa libertà e questo coraggio Draghi non avrebbe mai governato l’Italia regalandoci 17 mesi di orgoglio».

In Italia, insomma, la paura di capitolare è forte ed è comprensibile se prendiamo in esame le difficoltà che il Paese si ritrova ad affrontare: in primis l’inflazione: «Diamo soldi a chi non lavora col reddito di cittadinanza ma il problema italiano è che chi lavora guadagna troppo poco. Le famiglie non ce la fanno più! Noi abbiamo fatto gli 80 euro e l’abolizione dell’Irap sul costo del lavoro. Gli altri solo chiacchiere e bonus zanzariere. Spero che i cittadini eleggano i competenti, non i populisti».

Ed anche sulla scissione di Di Maio, Renzi non le manda a dire: «Ha sbagliato Di Maio a fare la scissione troppo presto, peraltro mentre Draghi era a Kiev. Ha sbagliato il Pd dando sponda a Conte e poi chiudendo sul Draghi bis, che all’ultimo tuffo era l’unica soluzione. Ha sbagliato il cerchio magico di Draghi a Palazzo Chigi con la stessa imperizia politica che aveva fatto saltare il Quirinale».