Renato Zero, massacrato dalla rarissima malattia: ” Destinato a finire”

25 Luglio 2021 - 19:41

Renato Zero, massacrato dalla rarissima malattia: ” Destinato a finire”

Renato Zero, la devastazione della rarissima malattia: “Destinato a finire”

Le parole raccontate da Renato Zero sono incredibili e lasciano senza fiato. Il camaleontico artista parla di una sua vicenda in particolare 

Renato zero

Renato Zero, famoso cantante nato il 30 settembre 1950, è conosciuto in tutto il mondo. Il suo vero nome è Renato Fiacchini e deve la sua fama al suo talento come cantautore, ballerino, showman e produttore discografico. Durante la sua carriera ha pubblicato 44 album, di cui 31 in studio, 8 live e 5 raccolte ufficiali.

In totale ha scritto più di 500 canzoni all’interno delle quali sono state affrontate le tematiche più varie. Inoltre ha composto anche diversi testi e musiche per altri interpreti. Ed è proprio per questo motivo che è possibile affermare che Renato Zero è uno dei cantautori italiani di maggior successo.

A partire dal 1969 ha scritto testi anche per altri cantanti tra cui Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Alex Baroni, Marcella Bella e Daniele Groff. È stato possibile vedere l’artista anche all’interno di diversi programmi televisivi come corista ed in duetto con altri artisti. Nel 1978 ha fondato la propria etichetta musicale Zeromania Music e l’etichetta discografica Zerolandia, in cui lavora come talent scout.

Renato Zero ed un “dono dal cielo”

Renato zero

Renato Zero è l’unico artista italiano ad essere stato in grado di avere un album al primo posto della classifica in sei decenni diversi, a partire dagli anni ’70 fino al 2020. Non tutti sanno che Renato Zero è stato affetto però da anemia emolitica. Ha raccontato “Mi hanno cambiato tutto il sangue, e un frate me lo ha donato”. La trasfusione, durata circa un mese, ha lasciato sul braccio di Renato una cicatrice che ancora oggi è visibile.

Tutto ciò è accaduto quando l’uomo ha poco più di un mese di vita. Ecco la sua rivelazione: “E’ una malattia in cui perdi subito i globuli rossi e hai solo quelli bianchi, praticamente sei destinato a finire. Dopo che mi trasfusero il sangue, qualsiasi latte mi dessero non riuscivo ad assimilarlo”.

“Mio padre, disperato, un giorno andò da Mercatelli, un bar su via Ripetta, che faceva maritozzi con la panna da urlo, e chiese, come ultima chance: “Mi dà un litro di latte della Centrale?” Incredibilmente l’azione del padre ha funzionato. Zero afferma che suo padre gli ha salvato la vita per la seconda volta. Ecco il perché del nome Re-nato, proprio perché è rinato due volte.Renato Zero ha speso anche alcune parole riguardo alla sua collaborazione con Lorenzo Vizzini, l’uomo ragusano che ha firmato nuovi brani per lui. “E’ un ragazzo di 27 anni, ma ne dimostra 62. Scrive come Umberto Bindi, come Sergio Endrigo”.

Autore di alcuni dei brani più belli della musica italiana e personalità eccentrica e poliedrica. Ecco tutto quello che c’è da sapere su Renato Zero, re dei Sorcini.

Renato Zero è uno dei personaggi più eclettici e straordinari della storia della musica italiana. Ancora oggi rappresenta un’icona del panorama musicale e televisivo italiano e vanta un popolo di seguaci affezionatissimi, che lo seguono da anni e che lui stesso ha definito ‘sorcini’. Scopriamo cosa c’è da sapere sul cantante attraverso alcune curiosità, la sua storia e la sua controversa vita privata.

Chi è Renato Zero? La biografia del cantante

Renato Zero, pseudonimo di Renato Fiacchini, nasce a Roma il 30 settembre 1950 sotto il segno della Bilancia, da Ada Pica, infermiera, e Domenico, poliziotto di origine marchigiana.

Renato Zero

Renato Zero

Trascorre l’adolescenza nella borgata della Montagnola e dopo le medie, si iscrive all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, che lascia però al terzo anno per dedicarsi completamente alla musica, il canto, la recitazione e il teatro, le sue vere passioni che lo accompagneranno per il resto della vita.

Renato Zero: la vita privata

Il cantante ha sempre mantenuto totale riservatezza sulla propria vita privata, ma è noto che ha avuto una liaison con la sua collaboratrice Lucy Morante (suo grande amore) e con la conduttrice Enrica Bonaccorti.

Nel 2003 ha adottato un figlio, Roberto Anselmi Falchini che lo ha reso nonno di due bambine, Ada e Virginia.

Per il resto, non si sa molto sulla sua vita privata, nonostante il cantante abbia un profilo Instagram che però aggiorna raramente e con scatti inerenti la musica e il suo lavoro.

La carriera: dagli inizi al successo

Oggi autore di alcuni dei più celebri brani della musica italiana, Renato Zero inizia la sua carriera, giovanissimo, esibendosi in piccoli locali romani, che gli riservano un’accoglienza tutt’altro che calorosa. Dichiarerà infatti, di essersi ispirato per la scelta del suo nome d’arte, a una frase che si sentiva rivolgere di continuo, “Sei uno zero”.

A quattordici anni ottiene il suo primo contratto al Ciak di Roma per 500 lire al giorno, ma l’ingresso ufficiale nel mondo della musica avviene nel 1967 con un 45 giri prodotto da Gianni Boncompagni.

Sono gli anni del Piper, della partecipazione a programmi tv, pièce teatrali e persino film di Federico Fellini. Saranno però gli anni Settanta a consacrare il successo musicale del cantante eccentrico e poliedrico, inaugurando così una carriera costellata di infiniti successi e larghi consensi da parte del suo pubblico amatissimo.

In occasione dei suoi 70 anni, nel settembre 2020, regala al pubblico Zerosettanta, un progetto di 3 album, composti da 40 pezzi inediti, ognuno dei quali viene pubblicato nel 30° giorno dei mesi di settembre, ottobre, novembre.

Ispirati alle sonorità degli anni Settanta e arricchiti dalla creatività maturata negli anni, il progetto è l’ennesima dichiarazione d’amore del cantante alla musica e al suo pubblico. L’artista, in quell’occasione, devolverà parte degli utili ai lavoratori che lo hanno aiutato nella realizzazione del progetto, tra cui tecnici e fonici.

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