“Siamo la prima forza politica in Campania”. Così la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino aprendo la conferenza di presentazione della sua candidatura al teatro Sannazzaro di Napoli, alla presenza del Ministro per l’ambiente, Sergio Costa, i colleghi consiglieri Tommaso Malerba, Maria Muscarà, Luigi Cirillo, Michele Cammarano e Vincenzo Viglione, del gruppo regionale.
Dei suoi sfidanti, il governatore uscente del Pd Vincenzo De Luca e il candidato del centrodestra Stefano Caldoro, la capogruppo 5 Stelle dice che sono “i Vanna Marchi in versione maschile della politica, persone che hanno avuto già l’opportunità di governare questa terra, che non hanno risollevato di un millimetro dal baratro questa regione. Siamo ultimi nei servizi essenziali in tutte le classifiche europee e oggi continuano a spararla grossa”. A De Luca, che ieri aveva preannunciato un “miracolo economico” in Campania nei prossimi anni, Ciarambino risponde che “l’unico boom non è quello economico, ma quello delle sparate di questi personaggi. Noi puntiamo invece su proposte concrete e realizzabili”.
“Sfido De Luca e Caldoro a un confronto sui temi da tenersi prima della pausa estiva. I cittadini devono sapere”. È la proposta lanciata dalla Ciarambino, che ha nuovamente invitato i candidati del centrosinistra e centrodestra a “firmare il Patto Liste Pulite. Hanno tempo fino al deposito delle liste, ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta, al netto della risposta in politichese di Caldoro che vuol dire che non firma niente. Mi risulta – aggiunge la capogruppo 5 Stelle – che stia già imbarcando gli impresentabili che aveva in Consiglio regionale dove ci sono persone con problemi giudiziari legati al voto di scambio politico-mafioso”.
“Noi puntiamo su proposte concrete e realizzabili: lavoro, casa, diritto alla salute, ambiente”. Queste le quattro priorità del Movimento 5 Stelle per la Campania illustrate da Ciarambino. Al “modello Baviera” proposto da De Luca, Ciarambino contrappone il “modello Polonia, una Campania capace di attrarre investimenti e lavoro. Noi puntiamo su una rivoluzione vera del mondo del lavoro, dalla ristrutturazione dei centri per l’impiego alla riqualificazione dell’offerta formativa per i giovani”. Sull’ambiente, la candidata 5 Stelle propone una Campania “Regione più green d’Europa”, proposta sostenuta anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto anche lui sul palco del teatro Sannazzaro di Napoli. Sul tema della casa, l’M5s punta ad “aumentare di circa 10mila unità in cinque anni il numero di case che diamo alle famiglie della Campania”. Infine le proposte sulla sanità: stop all’intramoenia, cioè le prestazioni private fatte all’interno delle strutture pubbliche, azzeramento delle liste d’attesa e meccanismi di premialità per i direttori generali che raggiungono gli obiettivi. Il Movimento punta sulle “migliori competenze” da mettere al governo della Regione, “mentre il centrodestra – dice Ciarambino – pensa a candidare dinosauri col fondotinta come capolista e parlamentari in lizza come meri portatori di voti”. Il Movimento 5 Stelle per ora correrà da solo anche se “siamo stati contattati – sostiene la candidata – da tante realtà che ci dicono che ci appoggeranno. Non saranno alleanze ma tanti cittadini che decideranno di sostenere il Movimento 5 Stelle”.
Cinquecento milioni di euro per il masterplan del fiume Sarno, altrettanti per la zona domitia e i Regni legni. Sono gli stanziamenti promessi dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa ai cittadini campani in occasione della presentazione della Ciarambino. Fondi che il ministro vuole “mettere in mani sicure e non a disposizione di chi vuole farci affari. Serve una garanzia di trasparenza”, questo l’endorsement del ministro alla candidata 5 Stelle. Avanti anche con l’impegno per risolvere i problemi delle fonderie Pisano, con il ministero dell’Ambiente che si è già costituito parte civile nel processo in corso a Salerno su presunte violazioni ambientali. “Ma ora tocca alla Regione – ha spiegato il ministro – che fino ad oggi non ha fatto assolutamente niente”. Costa è stato critico nei confronti di chi rappresenta l’attuale governo regionale, ma anche con il centrodestra: “Che visione è – ha detto – costruire un inceneritore in ogni provincia? Questo è affarismo, noi pensiamo alla Campania come a un laboratorio nazionale dell’economia circolare”.
“Quando fu fatto il mio nome il Movimento 5 Stelle fu l’unico ad avere coraggio. Si propose di sedersi tutti a un tavolo per una scelta orientata a perseguire il bene collettivo. Il Movimento è stato l’unico ad avere coraggio, perché per gli altri contano gli affari”, ha spiegato il ministro. Il nome di Costa fu fatto prima dell’emergenza Covid, con il Movimento 5 Stelle che chiese al Pd e ad altre forze politiche di trovare un’intesa per una candidatura unitaria partendo dal nome del ministro dell’Ambiente. Un’ipotesi poi saltata dopo il lockdown per la conferma della candidatura del governatore uscente dem Vincenzo De Luca. “Se tu a quel tavolo non ti siedi – questo il messaggio di Costa al Pd – vuol dire che ti manca il coraggio. In tempi non sospetti il Movimento 5 Stelle fece un passo avanti, e non è poco, perché la politica è fatta anche di tempi: il Movimento ebbe coraggio, gli altri lo stanno ancora cercando, come Diogene cerca l’uomo”.