“Penso che De Luca si debba vergognare profondamente, perché mentre nelle Regioni settentrionali c’erano operatori sanitari” alle prese “con morti, malati e contagiati”, che “salvavano la vita a un sacco di gente, lui stava su Facebook a spiegarci che sarebbe andato col lanciafiamme alle feste di compleanno, facendo finta di non vedere che c’erano gli immigrati clandestini e gli spacciatori che bivaccavano mentre gli italiani stavano chiusi dentro casa. E’ una carta di identità chiara dell’uomo”.

Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni oggi a Napoli per sostenere la corsa di Stefano Caldoro, candidato del centrodestra, alla presidenza della Regione Campania. Un doppio appuntamento nel capoluogo campano: prima l’inaugurazione del coordinamento cittadino e un flash bob, entrambi alla presenza del coordinatore nazionale
Andrea Delmastro Delle Vedove, del segretario campano Antonio Iannone, del questore della Camera, Edmondo Cirielli, dei consiglieri regionali Michele Schiano e Alberico Gambino, dei consiglieri comunali di Napoli, Andrea Santoro e Marco Nonno, del segretario provinciale Nello Savoia, dei dirigenti nazionali Marta Schifone, Carmela Rescigno, Enzo Rivellini, Gabriella Peluso e Pietro Diodato,il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice che nella giornata di ieri ha ufficializzato l’adesione a FdI.

“Penso che questa regione abbia bisogno di fatti. La differenza tra De Luca e Caldoro è che De Luca è un parolaio e Caldoro è un operaio. De Luca – ha proseguito – va a inaugurare cose che s’è inventato Caldoro e per il resto non sa fare niente, salvo queste belle invettive. Per cui noi ci stiamo concentrando perchè lui dal 20 settembre possa dedicarsi esclusivamente a questa sua attività di personaggio del mondo dello spettacolo perchè come amministratore è un pessimo amministratore”.

“De Luca mi sembra lo sceriffo di Nottingham, mi ricorda più il tema del sopruso rispetto al territorio e non la persona che fa rispettare le regole, Caldoro tu sei Robin Hood”. Così la leader di FdI Giorgia Meloni, che non usa mezzi termini nei confronti del governatore campano. “Siamo stati per mesi a fare le dirette con il lanciafiamme – aggiunge – mentre i campani sono stati ligi alle regole e gli spacciatori nigeriani scorazzavano per le strade delle città, senza che De Luca prendesse in considerazione, in una delle sue affascinanti dirette, di parlare anche di questi problemi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Caldoro che ha voluto ribadire il senso della sua campagna elettorale: “stiamo facendo una battaglia di libertà. Dall’altra parte ci sono padroni, padrini che comprano con il potere regionale, blandiscono, ricattano”. Secondo il candidato del centrodestra alla presidenza della Campania “Stiamo vedendo cosa sta succedendo con le liste. Abbiamo bisogno di aria politica, proposte, idee ci batteremo con grande coraggio e chiediamo a Giorgia e a tutti i leader del centrodestra, di essere molto presenti sui temi del sud: il lavoro, tasse, sono oggi la nostra grande questione. Prima gli italiani, io chiaramente dico soprattutto i meridionali e i campani e questa è la strada che dobbiamo percorrere. C’è un forte filo che lega le proposte che Meloni ha fatto e la battaglia che dobbiamo fare qui in Campania”.

Nel pomeriggio, poi, la Meloni ha partecipato insieme con Caldoro a un flash mob organizzato in sostegno dei commercianti in via Toledo: “Se i cittadini campania ci daranno una mano penso che si possa veramente invertire la tendenza”, ha detto salutando i negozianti che l’hanno accolta con striscioni, bandiere e regali. “Abbiamo fatto diverse proposte – ha afferma il leader di Fdi – ma ci sono state tutte rigettate. Non è possibile che il governo dica ai ristoratori di cambiare mestiere o che ritenga i possessori di partita Iva non più danneggiati di altri in questo periodo di emergenza. Ci sono milioni di italiani che ancora adesso rischiano la disoccupazione e che oggi rischiano di trovarsi senza nulla ed è per questo che siamo al loro fianco. Noi veniamo qui con la credibilità di chi non ha abbaiato alla luna. Abbiamo fatto molte proposte, come l’unificazione degli anni fiscali, ma non c’è stato niente da fare. Capisco la rabbia di queste persone nei confronti del governo nazionale e regionale perché anche De Luca, a parte le sue invettive, non ha fatto assolutamente nulla”.