Torna il simbolo dei Popolari con la prospettiva di “dare vita a un movimento politico” che “rinnovi la presenza di quell’esperienza politica e culturale”. Oggi stata presentata a Napoli la lista dei Popolari che sosterrà la ricandidatura del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alle elezioni regionali del 20 e 21 sttembre. Il simbolo richiama quello dei Popolari di metà anni ’90 con il gonfalone e lo scudo, riferimento allo scudo crociato della Dc, ma senza la classica croce, per richiamare la laicità del Paese e il bordino tricolore, per sottolineare l’essere europeo e territoriale. L’obiettivo, ha spiegato Giuseppe De Mita, dirigente del movimento, ex vicepresidente della Regione Campania (Giunta Caldoro) “è ricostruire un legame tra le persone e le istituzioni perché registriamo una condizione di profondo disorientamento”.
Il nipote del sindaco di Nusco ed ex premier spiega ai presenti cosa è cambiato negli ultimi mesi in Campania e nel Paese: “Un anno fa celebravamo il ‘salvinismo’ come la nuova era della politica italiana, oggi Salvini appare come un pugile suonato. La stessa vicenda campana è molto emblematica: a gennaio la stragrande maggioranza di noi avrebbe detto che De Luca sarebbe stato perdente, oggi abbiamo risultati completamente ribaltati”.
“A marzo – ricorda De Mita jr – qualcuno rifiutò il nostro progetto suggerendoci di ‘andare con chi vince’, poi ci siamo svegliati nel post Covid scoprendo che quelli che non volevano costruire questo percorso perché De Luca avrebbe perso, ora corrono come singoli individui. La ritengo debolezza umana, d’altra parte pensano tutti di diventare consiglieri regionali ma dovremmo avere un Consiglio di 350 componenti”.
Dunque la lista regionale ‘Popolari’ scende in campo e conferma l’alleanza – come cinque anni fa – con il governatore campano. Fianco a fianco. Gomito a gomito, visto le norme anti covid. L’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, nel corso del suo intervento si dichiara, come sempre, preciso, sferzante e tagliente. Anche questa volta ne ha per tutti. De Mita assicura l’assoluta robustezza del rapporto col governatore campano, mentre chiude la polemica con il candidato del centrodestra Stefano Caldoro, che ad Avellino lo aveva accusato di tradimento politico. La replica è gelida. “Non credo che Caldoro possa dire una cosa del genere. Questo che si candida presidente – sottolinea – è di una mancanza di pensiero assurda e la pontificazione che va facendo è più una cosa di miseria che di pensiero”.
Le stoccate a Caldoro non si esauriscono qui. Per De Mita “Nelle ultime elezioni registrando un comportamento anomalo di chi aveva fatto il presidente (Caldoro, ndr) scelsi questo mondo. La mia sorpresa positiva è stata in questi anni che quando su una questione avevo delle obiezioni costruttive andavo da De Luca, ci parlavo e mi diceva che era d’accordo”. De Mita senza ‘peli sulla lingua’ spiega a Retenews24 le ragioni che lo allontanarono dall’ex governatore:
“Lui è stato candidato per me e, anziché elaborare un programma, nominò un capo di gabinetto come responsabile del potere. Quando un presidente nomina responsabile un suo collaboratore vuol dire che non ha la testa per agire”. E ancora: “Mi ha anche chiesto scusa dopo, in un dibattito fatto presentando un libro. Io non ho la presunzione dell’intelligenza, però non sono stupido. Credo che lui trasformi la stupidità in intelligenza”.
Ma l’ex premier riserva anche pensieri all’avversario Salvini, leader della Lega e all’alleato PD. “Salvini – ricorda De Mita – non ha un pensiero” mentre il PD, che contribuì a fondare ma da cui presto si allontanò, è “il nulla, senza pensiero. Io questa cosa l’ho intuita ed è stata elemento di rottura”. Oggi sono comunque nella stessa coalizione a sostegno di De Luca. Nessun imbarazzo, anzi. “L’asse con De Luca, dal 2015, non ha quindi nulla a che vedere col partito di riferimento del Governatore, ammesso che pure il Governatore abbia qualcosa a che vedere col PD”.
Sulla questione delle liste parla Giuseppe De Mita. “Ne faremo di non prevedibili, che raccolgano una carica di rinnovamento. Diamo vita a un movimento politico che rinnovi la presenza di un movimento popolaristico che è stato particolarmente significativo nell’esperienza politica della nostra regione. Non è un simbolo nostro, di proprietà, ma un simbolo nel quale noi ci riconosciamo e che vuole simbolicamente richiamare l’attenzione di tutti quelli che a vario modo si riferiscono a questa esperienza politica e culturale”.
Ancora da definire la lista dei candidati: certa la presenza di Pino Rosato e del vicesindaco di Atripalda Anna Nazzaro nella circoscrizione di Avellino, del presidente della Nona Municipalità di Napoli Lorenzo Giannalavigna e dell’assessore regionale Corrado Matera nella circoscrizione di Napoli, dell’uscente consigliera regionale Maria Ricchiuti e di Giovanni Baldi a Salerno.