Regionali Campania, Cesaro (FI): Faccio un passo di lato, Salvini con me ha sbagliato palazzo

29 Giugno 2020 - 16:49

Regionali Campania, Cesaro (FI): Faccio un passo di lato, Salvini con me ha sbagliato palazzo

“Ho riflettuto a lungo e in queste elezioni regionali ho deciso di fare un passo di lato, nella serenità che mi ha sempre contraddistinto”. Lo ha detto Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Campania, annunciando che non si ricandiderà alle elezioni regionali del prossimo settembre.

Cesaro era stato duramente criticato dal leader della Lega Matteo Salvini dopo i provvedimenti giudiziari che hanno colpito la sua famiglia, tanto da invitare lui e gli altri considerati “impresentabili”, a fare un passo indietro.

“Il presidente Berlusconi – ha aggiunto – aveva dato l’ok alla mia candidatura, quindi è una decisione personale. In queste settimane ci sono stati ingiusti attacchi a me da parte di Salvini, attacchi che ritengo non meritavo, forse ero diventato un problema politico per qualcuno e con serenità faccio questo passo di lato, che non è dovuto a chi mi chiede di farlo”.

“Salvini fa il suo gioco, non mi vuole in campo perché pensa di racimolare qualche preferenza in più, ma ha sbagliato palazzo. Il leader della Lega – ricorda Cesaro – spesso e volentieri in questi giorni parla di me. Sono onorato che un leader di un grande partito parli di un semplice consigliere regionale di una “piccola” – secondo lui – regione del Sud. A Salvini chiedo semplicemente di documentarsi su tutto quello che ho fatto in questi anni. Ma se uno è giustizialista deve esserlo con tutti. La storia ci ha insegnato che occorre diffidare sempre dai moralisti, ce lo ha insegnato la storia, il mio partito e il presidente Berlusconi”.

Cesaro, con un aplomb molto istituzionale, senza mai farsi trascinare da toni fuori le righe, ricorda la sua vicenda giudiziaria: “Sono anche incappato in un procedimento giudiziario per voto di scambio nel 2015, che è l’unico procedimento che mi vede protagonista. Nelle altre inchieste – ribadisce – non c’è il mio nome. Lo dico a qualcuno che da fuori cerca di invischiarmi in vicende che non mi appartengono. Sul procedimento di voto di scambio sono sereno, finalmente a ottobre dovrebbe esserci un’udienza”.

“Come disse Filippo Turati alle Camere la ferocia dei moralisti è superiore solo alla loro stupidità”, è il messaggio polemico che Armando Cesaro, figlio del senatore Luigi, tuttora capogruppo regionale di Forza Italia, lancia verso il leader della Lega Matteo Salvini che nei giorni scorsi ne ha chiesto sostanzialmente l’esclusione dalla candidatura alle prossime Regionali, parlando di “liste pulite”.

Una conferenza stampa, che di fatto apre un fronte polemico con il leader della Lega, “reo” di aver fatto le pulci in un altro partito del centrodestra, considerato da sempre – come ha ricordato il senatore e coordinatore regionale, Domenico De Siano “la casa del garantismo”. Cesaro non ci sta ad essere considerato la “pecora nera” del centrodestra e va all’attacco: “Come disse Filippo Turati alle Camere la ferocia dei moralisti è superiore solo alla loro stupidità”. Lo stesso De Siano, durante l’incontro con i media, pur provenendo dalla cultura democristiana, cita il socialista Pietro Nenni A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura”.

Il riferimento è chiaro: la Lega di Salvini, che oggi si erge a forza politica paladina della moralità e delle ‘liste pulite’, è stata condannata in Cassazione, in merito al processo sulla truffa ai danni dello Stato per i rimborsi elettorali, con la confisca dei 49 milioni. Senza dimenticare che tra le fila della Lega, risultano non pochi imputati, indagati e condannati in primo grado.

Cesaro fa quindi “un passo di lato”, ma restituisce tutta intera la polemica a Salvini: “Sarò anche alla manifestazione di presentazione del candidato presidente Stefano Caldoro, a patto che non ci sia anche Salvini. Se lui non gradisce me, vale lo stesso al contrario”.

La decisione assunta dal figlio del senatore Luigi Cesaro, è stata condivisa per metodo e nel merito, da De Siano che nel corso del suo intervento ribadisce che da parte del leader Silvio Berlusconi “non c’è stato nessun veto alla ricandidatura del capogruppo regionale”. Una scelta personale dunque, ma che a breve lo potrebbe portare a inaugurare una stagione alla guida del coordinamento provinciale di Forza Italia. La proposta è arrivata direttamente dal segretario campano, spiazzando lo stesso Cesaro, al quando commosso.

Dunque oggi, il cammino all’interno delle Istituzioni, da parte di Cesaro, si ferma qui. Certo bisognerà aspettare l’insediamento del nuovo parlamentino campano, in seguito alle prossime elezioni regionali, per far si, che l’impegno politico si manifesti all’esterno dei palazzi. Dopo una sola legislatura regionale e alla soglia dei 40 anni, Armando Cesaro fa passo. Un passo di lato “sereno”. Un gesto importante e significativo. “Lo devo a me stesso, ai miei cari, alla mia compagna e a tutti i ragazzi che mi hanno accompagnato in questa esperienza”.

Chi conosce bene i Cesaro e in particolare Armando, sa bene che il suo impegno, non si esaurisce con questa decisione. All’orizzonte, precisamente il prossimo ottobre, inizierà il processo che lo vede coinvolto. L’obiettivo è chiaro: uscire prosciolto da ogni accusa, per poi candidarsi alle elezioni politiche.