“Lo sviluppo si costruisce con idee chiare e semplificando. Senza innamorarsi di sigle e formule vuote. In questi anni abbiamo spesso sentito parlare di Zes (Zona Economica Speciale), ma così come sono state immaginate non funzionano. Ed infatti sono solo sulla carta”. Così Stefano Caldoro, candidato presidente del centrodestra in Campania.
“Siamo – rilancia – in un momento cruciale per la nostra economia e servono decisioni drastiche. Le aree ad investimenti facilitati, con meno burocrazia e tasse più basse sono assolutamente utili, ma non possiamo limitarle solo geograficamente. Meno tasse e zero burocrazia sono i due pilastri su cui costruire la ripresa economica. Non possiamo confinarle a poche aree né costruire recinti amministrativi. Sulla carta si sono disegnate delle zone speciali, anche in Campania, senza una logica produttiva”.
“Se abbiamo un’industria che produce cosa facciamo? Le chiediamo di spostarsi? Solo perché magari a pochi chilometri paga meno tasse? Bisogna – sottolinea – aiutare e sostenere le imprese a prescindere dalla zona di apparenza. Si finanzino settori produttivi e filiere modello Cluster in Germania, chi ha voglia di rilanciare, crescere e creare lavoro”. “Le Zes si avviano al fallimento. Governo e Regione devono cambiare queste regole rigide. Ed invece PD e M5S fanno solo propaganda sul nulla”, conclude.