In questo periodo, segnato dal Coronavirus, il mondo dell’arte ha dovuto subire delle forti restrizioni, con tante produzioni televisive e cinematografiche bloccate e i teatri chiusi da ormai quasi un anno. Per tale ragione, il giovane attore Andrea Lombardi ha scelto di aprire sul suo canale Instagram alcune dirette dove, oltre ad esibirsi in prima persona, chiede ai suo follower se hanno voglia di cantare, recitare o mostrarsi in altre discipline sempre legate all’arte. Dirette dove il fattore comune è solo uno: mostrare il proprio talento e dare una chance a chi non ce l’ha. Ne abbiamo parlato con lui in questa intervista.
Ciao Andrea, parliamo delle dirette di recitazione che stai portando avanti sul tuo profilo Instagram. Cosa ti ha spinto ad iniziarle? Com’è nato questo progetto?
“Tutto è cominciato lo scorso anno. Ero alla ricerca di un’idea per mettermi un po’ in carreggiata. Volevo combattere il periodo del Coronavirus che, come immaginerai, mi aveva e mi ha fermato. Ho così pensato di fare una diretta di recitazione e devo dire che è andata abbastanza bene. Dopo un po’ di pausa, ultimamente, ho ricominciato a farle”.
Qual è lo scopo principale di queste dirette?
“Sono nate sia per dare visibilità a me, sia per dare una possibilità agli altri. Viviamo in un momento storico in cui si danno poche occasioni alle persone, di qualsiasi età. Sento, con queste dirette, di dare ai ragazzi, a tutti quelli che partecipano, la stessa occasione che a me non viene data. C’è dietro questo messaggio. Voglio sfatare l’abitudine di non concedere una chance a nessuno, a prescindere che abbiano oppure no talento. Penso che tutti, nel bene e nel male, si meritino di avere 15 minuti di gloria. Così si può trovare l’arte, che io per primo amo”.
Beh, è un ragionamento corretto. Se mai si concederà la possibilità, difficilmente qualcuno riuscirà a farsi strada.
“Esattamente. Io non sono nessuno, non ho particolari agganci. Magari li avessi. Mi capita di incontrare sul web persone che sanno cantare da Dio e non capisco perché siano soltanto lì, finché non scopro che non hanno soldi o possibilità di intraprendere quel tipo di carriera”.
Che tipo di esibizioni ti hanno portato nelle varie dirette?
“C’è stata una ragazza di Napoli, bravissima a cantare, che si chiama Azzurra. Ha una bellissima voce. Inoltre, un signore mi ha portato un suo pezzo, così come un ragazzo siciliano, che vive a Roma, ha recitato un monologo. Grazie a loro, e a tanti altri, ho capito che il talento in giro c’è e può migliorare, se trova chi lo supporta”.
Qual è l’esibizione che ti ha colpito di più?
“Ti parlo di un ragazzo, Arcangelo, ossia il ragazzo siciliano che vive a Roma, di cui accennavo poco fa. Ha davvero una bella voce”.
Mi sembra quindi di capire che queste dirette siano una sorta di “do ut des”. Tu aiuti gli altri, così come loro aiutano te?
“Sì, lo spirito è proprio questo. Dico sempre: ‘una mano lava l’altra e tutte due lavano il viso’. Io do visibilità a te, tu la dai ma me. E’ un ricambiarsi totale. Spero che, andando avanti con queste dirette, il mio seguito aumenti”.
Per partecipare, bisogna prima mettersi in contatto con te o uno che si sintonizza può decidere di farsi ospitare anche all’ultimo minuto?
“Le persone si possono sia candidare prima, sia entrare all’improvviso. E’ capitato con un ragazzo, che mi ha chiesto nei commenti di una diretta di poter entrare ed io l’ho accettato senza problemi”.
Come sta andando il lavoro in questo periodo? Mi hai già accennato che, causa pandemia, sei rimasto fermo.
“Non sono stati mesi facili, come immaginerai. Ora come ora, mi sto ributtando sulla scrittura, sui progetti che avevo abbandonato perché ero un po’ giù di morale. Avevo tanta voglia di portare alla luce le mie idee, ma ero anche demotivato. Ero in contraddizione con me stesso. Anche perché, anche adesso, non si ha la certezza di riuscire a concludere alcuni progetti. Posso dire che dovrei fare un casting per una pubblicità, di cui ancora non parlo, per forza di cose, nei minimi dettagli. Ho mandato un video di presentazione con delle mie foto. Non so ancora se si girerà a Torino, dove abito, o a Milano”.