Re Carlo rompe il silenzio sulla malattia: “La diagnosi precoce salva vite”

12 Dicembre 2025 - 22:01

Re Carlo rompe il silenzio sulla malattia: “La diagnosi precoce salva vite”

Re Carlo ha scelto il palcoscenico di Stand Up to Cancer, la campagna di Channel 4 dedicata alla lotta contro le patologie oncologiche, per aggiornare il pubblico sulle sue condizioni di salute e sul percorso intrapreso contro il cancro. In un videomessaggio preregistrato, il sovrano ha parlato di una “tappa fondamentale” della sua esperienza personale, annunciando che a partire dal nuovo anno il programma di cure potrà essere progressivamente alleggerito.

“Questo traguardo rappresenta per me una benedizione personale”, ha dichiarato, “ma è anche la prova dei grandi progressi compiuti nella ricerca e nella cura del cancro”. Buckingham Palace ha precisato che il trattamento è entrato in una fase definita “precauzionale”, senza tuttavia parlare di remissione o guarigione.

Il tipo di tumore non è stato reso noto e il monitoraggio clinico continuerà. Tuttavia, il fulcro dell’intervento non è stato l’aspetto medico, bensì il messaggio rivolto ai cittadini. Carlo ha ribadito con forza l’importanza della prevenzione: “La diagnosi precoce, molto semplicemente, salva vite”, una frase che attraversa l’intero discorso come un tema centrale.

Il Re ha condiviso anche il lato umano della malattia, riconoscendo quanto una diagnosi oncologica possa essere sconvolgente. Allo stesso tempo, ha sottolineato come l’individuazione tempestiva della malattia possa cambiare radicalmente il percorso di cura, offrendo alle équipe mediche un margine di intervento decisivo. Un tempo prezioso che, ha ricordato, può fare la differenza non solo per i pazienti, ma anche per chi sta loro accanto.

Nel suo appello, Carlo ha voluto rendere omaggio alla “comunità della cura”: medici, infermieri, ricercatori e volontari che ogni giorno lavorano per salvare e migliorare vite. Il sovrano ha poi espresso preoccupazione per il numero elevato di persone che nel Regno Unito rinunciano ai programmi di screening, definendole “occasioni perse” per individuare la malattia in fase iniziale, e ha invitato a utilizzare gli strumenti online disponibili per verificare l’accesso ai controlli.

A rafforzare il messaggio, il Re ha citato dati significativi: quando il tumore dell’intestino viene diagnosticato allo stadio più precoce, circa nove persone su dieci sopravvivono almeno cinque anni; quando invece la diagnosi arriva tardi, la probabilità scende drasticamente a una su dieci. Un esempio scelto per evidenziare il valore della prevenzione, e non per fare riferimento alla sua situazione personale, hanno precisato fonti reali.

Fonte: Fanpage.it

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