È stata assolta la professoressa barese Daniela Casulli, celebre sul web con nickname di “Zia Martina”, condannata in primo grado a sette anni e tre mesi di reclusione per corruzione di minorenne e produzione di materiale pedopornografico. La donna intratteneva infatti rapporti sessuali, talvolta ripresi in video, con studenti 14enni dopo averli conosciuti online. In secondo grado l’insegnante è stata assolta perché il fatto non costituisce reato. Anche la Casulli stessa aveva dichiarato che poiché i ragazzi avevano superato l’età del consenso “non c’è nulla di male”.
La professoressa ha raccontato a Le Iene la sua versione della vicenda. Nel giro di contatti che la donna aveva messo in piedi ci si scambiava foto e video intimi, videochiamate osé e si intrattenevano rapporti sessuali. Tutte dinamiche consenzienti, come attestato dalla Corte d’Appello di Bari. Alle richieste di foto e video si mostrava più cauta, chiedendo spesso una foto del documento per accertarsi dell’età o altre volte una videochiamata introduttiva per fare conoscenza. “Ho notato che tra i nati dopo il 2000 c’è un’estroversione molto alta: in tanti volevano inviarmi la foto delle parti basse”.
Sarebbero “diversi” i minori con cui si è frequentata, come dichiarato da lei stessa. Il numero di cellulare di Daniela Casulli lo possedeva infatti “mezza Bari”, come ammesso candidamente da lei stessa. La disponibilità della docente a incontri sempre nuovi derivava dalla sua attrazione per gli sguardi, probabilmente gentili e inesperti, dei ragazzi. “Non è lo stesso di un ragazzo di 25 anni o più”. Ma Zia Martina ci tiene a chiarire che la richiesta partiva sempre dai giovanotti: “Erano loro che cercavano me, sapevano esattamente cosa potevo dargli”.
Fonte: Open
Seguici: https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C
Consulta il nostro sito http://retenews24.net
