Ragazzo eroe salva la famiglia

16 Luglio 2020 - 16:11

Ragazzo eroe salva la famiglia

Un ragazzo si è gettato nel fango mentre un violento nubifragio metteva in ginocchio la città e così è riuscito a salvare una mamma e il suo bimbo di soli 2 anni che chiedevano aiuto.

Palermo oggi, all’indomani della bomba d’acqua che si è abbattuta sul suo centro storico e sulla provincia, ha il suo eroe. Il suo nome è Sufien Saghir, ha 23 anni, è palermitano ma di origine marocchina.

La sua storia ha fatto il giro d’Italia. Il ragazzo si trovava incolonnato in auto sul ponte di Viale Lazio quando ha sentito piangere un bambino, e la sua mamma urlare disperata, aggrappati con le ultime forze a una tavola di legno, in mezzo a un fiume in piena.

La loro vettura era rimasta bloccata nel sottopasso di viale Regione Siciliana. “Non so nuotare, salvatemi”, continuava a ripetere la donna.

Senza pensarci due volte Sufien si è buttato e li ha salvati. In una foto che sta circolando sui social network in queste ore si vede che stringe tra le mani il body del piccolo ancora sporco di fango.

“Sentivo urlare, la situazione era apocalittica”, ha detto il ragazzo a Palermo Today, ricordando che quella donna “urlava come una disperata, ‘prendimi sennò muoio, prendimi non so nuotare, non voglio annegare, non voglio annegare!’. Era terrorizzata.

Ho immediatamente messo in salvo il bambino. Poi lei. Ma l’acqua andava troppo forte, dal ponte scendeva giù a cascata, era un fiume di fango. Ho avuto paura”. Nonostante questo è riuscito a metterli in salvo. Per altro, il 23enne il mese scorso era stato accoltellato al polmone durante un’aggressione nella piazza di Passo di Rigano ed ha ancora i segni di quell’episodio di violenza.

“Ho una costola lesionata, una frattura scomposta alla spalla e i punti – ha aggiunto ancora -. Ci vorrà del tempo per guarire. Ma appena ho sentito piangere quel bambino non c’ho pensato su due volte. Qualcuno diceva di attendere le cime per resistere alla corrente. Potevamo essere risucchiati, è vero. Ma ho temuto che attendere fosse troppo tardi. Stavano annegando, lei si aggrappava a me, ho rischiato di morire”. Fonte: Fanpage.