A Lecce è stata aperta un’inchiesta sulla morte di un ragazzino disabile di 13 anni, avvenuta in seguito ad una caduta nella scuola che frequentava, precisamente a Giurdignano, comune salentino.
Il ragazzo, affetto da distrofia muscolare e quindi dotato di sedia a rotelle, è caduto dalle scale lo scorso 6 febbraio. Il giovane era in procinto di uscire dall’istituto quando, invece di utilizzare la rampa adibita appositamente per lui, è stato accompagnato sulla rampa di scale. Purtroppo, nella discesa, è caduto accidentalmente ed ha riportato diverse ferite, tra cui la rottura di entrambe le tibie.
Come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, le sue condizioni inizialmente non destavano particolare preoccupazione. Proprio per questo, infatti, dopo la caduta era stato riaccompagnato a casa da un’amica di famiglia. Dopo il ritorno in casa, però, le sue condizioni sono peggiorate progressivamente. I genitori del ragazzino pertanto, hanno subito deciso di affidarsi all’ospedale Scorrano per alcuni accertamenti.
In poche ore le condizioni del ragazzo si sono aggravate pesantemente, al punto che si è ricorso al ricovero ospedaliero presso il Fazzi di Lecce. Dopo pochi giorni, purtroppo, il ragazzo è deceduto, probabilmente a causa delle complicanze cerebrali che le fratture ossee gli hanno arrecato.
I genitori del 13enne quindi, hanno esposto denuncia alla Polizia sollevando le ipotesi di mancata custodia e mancata chiamata al 118 nel momento della caduta.
“Vogliamo soltanto capire, e la denuncia dei genitori – ha commentato a La Repubblica l’avvocato Salvatore Correda, uno dei legali che assiste la famiglia – è stata presentata come atto dovuto ma qualcosa nella gestione di questo ragazzo non quadra”.
Adesso, pertanto, la Procura di Lecce sta svolgendo alcune indagini per chiarire l’esatta dinamica del tragico evento. La Polizia, invece, sta esaminando le varie testimonianze, soprattutto quelle dei compagni presenti sul fatto.
Fonte: tgcom24