A Latina una vicenda è emersa nel corso di un’indagine per spaccio di droga svolta dai carabinieri del nucleo investigativo della città pontina,
durante la quale gli investigatori del colonnello Antonio De Lise hanno scoperto che in una casa del quartiere di Campo Boario, utilizzata come base
logistico-operativa per il traffico di hashish e cocaina, stava accadendo anche dell’altro. Infatti si è scoperto che una ragazza di 12 anni si sarebbe
sposata con rito rom e sarebbe rimasta incinta per due volte (entrambe le gravidanze non sarebbero andate a buon fine, in un caso con l’aborto in una
clinica privata) prima di diventare mamma a 14 anni. Quattro persone sono indagate per violenza sessuale aggravata: i genitori della ragazza e quelli del
fidanzato. Per pm e gip, dalle telefonate intercettate emerge chiaramente come entrambe le famiglie fossero perfettamente consapevoli dell’illeceità della situazione.
Dalle indagini è emerso che la minore sarebbe rimasta incinta due volte nel periodo compreso tra settembre 2020 e agosto 2022, ma le gravidanze non sarebbero
andate a buon fine, con la giovane che sarebbe andata ad abortire, in un caso, in una clinica di Castellamare di Stabia.
Nel frattempo, i due minori si sarebbero anche sposati con rito rom, e una gravidanza successiva avrebbe invece portato alla nascita di una bambina.
Il 4 febbraio, per i proprietari della casa è scattato l’arresto, mentre i genitori di lei sono stati iscritti nel registro degli indagati, tutti e quattro per violenza
sessuale aggravata, mentre in queste ore la procura di Latina sta procedendo a far partire gli avvisi di conclusione indagini nei loro confronti. Attualmente la
16enne è ospitata in una casa-famiglia e seguita dai servizi sociali dell’ufficio minori del Comune pontino. “Sono molte le preoccupazioni – scrive – circa la
tutela dei minori e la prevenzione di fenomeni di violenza e sfruttamento, soprattutto nei confronti delle bambine. L’ordinamento italiano vieta espressamente il
matrimonio dei minori di 16 anni, mentre la Convenzione di Istanbul obbliga gli Stati ad adottare misure adeguate per prevenire i matrimoni forzati
e per proteggere le vittime”. Questa è l’interrogazione che la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari, membro delle commissioni Giustizia e
Antimafia, ha presentato un’interrogazione ai ministri Nordio, Piantedosi e Roccella su quanto accaduto. Fonte Tgcom24.