Un giovane infermiere di 27 anni ha salvato la vita di un uomo di 65 anni in un ristorante di Livorno. Il proprietario del ristorante ha avuto un improvviso malore mentre si trovava nel locale ed è crollato a terra privo di sensi. Fortunatamente, il dipendente Arturo Marano, che si trovava lì per una cena con un amico, ha immediatamente avviato le prime manovre rianimatorie, compreso il massaggio cardiaco, fino all’arrivo dei soccorritori del 118.
Il defibrillatore ha poi rianimato il 65enne, che è stato trasportato in ospedale d’urgenza dove si trova tutt’ora ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata. Il giovane infermiere, che lavora presso la casa di riposo Santa Maria di Montenero, ha dichiarato di aver semplicemente fatto ciò che doveva fare, spinto dal suo senso del dovere e dall’insegnamento dei suoi genitori di non girarsi dall’altra parte quando si può essere utili.
Marano era arrivato nel ristorante con un amico per scambiare qualche chiacchiera, ma quando ha saputo del malore del proprietario si è subito precipitato nel retro del locale per offrire il suo aiuto. Non appena ha visto il 65enne in arresto cardiaco, ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco, che ha dato immediatamente segni di ripresa. L’ambulanza è poi arrivata per applicare il defibrillatore, ma il giovane infermiere ha scongiurato il peggio.
Questo episodio dimostra ancora una volta l’importanza dell’addestramento alle manovre rianimatorie, che possono fare la differenza tra la vita e la morte in caso di emergenza. Inoltre, sottolinea il valore dell’essere pronti ad agire quando si è testimoni di un malore, anche se si è fuori dal proprio ambiente di lavoro. Il coraggio e la determinazione del giovane infermiere Arturo Marano hanno fatto la differenza, salvando la vita del proprietario del ristorante e dimostrando che le azioni individuali possono fare la differenza nella vita delle persone.