Una proposta di legge è stata presentata dal deputato di Alleanza Verdi e sinistra Devis Dori: tre giorni di permesso retribuito in caso di morte e otto ore all’anno per
malattia di cani o gatti domestici. “Tutti conosciamo il dolore che può provocare la perdita di un animale o la loro malattia, per questo sono considerati a tutti gli effetti parte del nucleo familiare, alla stregua di
una persona”, spiega il parlamentare a Open. “. Il proprietario di cane e gatto deve quindi avere il diritto di elaborare il lutto in caso di decesso e di prestargli le cure
necessarie in caso di malattia, dice l’esponente Avs. Il documento parla di “animali d’affezione” e si riferisce solo a cani o gatti. Non tanto perché solo loro, e
non invece pappagalli, criceti e pesci rossi, possano creare un legame con noi, chiarisce Dori, ma perché, con i microchip e l’iscrizione obbligatori all’anagrafe degli
animali da compagnia, sono facilmente tracciabili. D’altra parte l’idea, firmata da un esponente di centrosinistra, potrebbe anche trovare il favore di ambienti della
maggioranza: Michela Vittoria Brambilla ora in Noi moderati e un passato di militante in Forza Italia, da sempre è in prima linea per gli animali e ha fondato la Lega italiana
difesa animali e ambiente. La proposta andrebbe a modificare la legge numero 53 del 2000, riguardante congedi parentali e permessi familiari. Fino ad ora la normativa
non prevede il lutto per la perdita di un animale domestico. E quindi, per curare cane o gatto bisogna utilizzare ferie o permessi, oppure andare al lavoro.
Nel testo della proposta si spiega che questa opzione, “in caso di mansioni pericolose, può rappresentare un fattore di rischio”. Michela Vittoria Brambilla ha inoltre
firmato il disegno di legge approvato a maggio in Senato per inasprire le pene per i reati contro gli animali. Fonte Tgcom24.