Il processo sulla morte di Diego Armando Maradona è iniziato con forti emozioni. Durante la prima udienza, il procuratore Patricio Ferrari ha mostrato una foto scioccante. L’immagine mostra il corpo senza vita della leggenda del calcio argentino. Maradona giace su un lettino, con la pancia gonfia e un tubo in bocca. Ferrari ha dichiarato al Tribunale Penale di San Isidro: “È così che Maradona è morto”. Il gesto ha colpito profondamente i presenti.
Ferrari ha accusato il neurochirurgo Leopoldo Luque, principale imputato, di aver trasferito Maradona nella sua casa di San Andrés Tigre. Maradona era appena stato operato per un ematoma subdurale. Secondo l’accusa, non era in grado di prendere decisioni sulla sua salute. Le condizioni precarie e le cure inadeguate nella casa avrebbero portato alla sua morte.
Il procuratore ha definito quel ricovero come un disastro. Ha descritto la casa come un “teatro dell’orrore”. La squadra medica è stata accusata di operare in modo “improvvisato”. Tra gli imputati ci sono il medico personale Luque, la psichiatra Agustina Cosachov, il coordinatore Mariano Perroni e altri. Ferrari ha dichiarato che nessuno ha adempiuto ai propri doveri. Ha definito la morte di Maradona una tragedia “evitabile”.
Un messaggio inquietante è emerso dalla notte precedente la morte. Qualcuno aveva scritto a Luque descrivendo le condizioni di Maradona: “Leíto, ha gli occhi come una tetta”. Questo evidenzia ulteriormente il clima di negligenza attorno al caso.
Fernando Burlando, l’avvocato delle figlie di Maradona, ha accusato l’intera equipe medica di “omicidio”. Ha affermato che il campione è stato lasciato in un luogo inadatto, senza cure adeguate. Secondo Burlando, “lo hanno lasciato nell’abbandono”.
Il processo promette di essere lungo e controverso. Ci saranno oltre 100 testimoni e potrebbe durare fino a cinque mesi. La verità sulla morte di Maradona resta ancora da svelare.
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