Nuovo processo per Irene Pivetti, ex presidente della Camera dei Deputati. La Procura di Roma contesta alla politica il mancato versamento di quasi un milione di euro per la compravendita di mascherine sanitarie, ordinate dalla Cina. Nel capo di imputazione si legge che non è stata pagata l’imposta per un valore pari a 929mila euro entro il termine previsto.
I problemi sono relativi all’azienda Only Italia Logistics, di cui Irene Pivetti è stata amministratrice delegata tra il 2018 e il 2022. Attualmente è già in corso un maxi-procedimento presso la Procura di Milano nato da un’indagine della guardia di finanza che aveva contestato gli standard sanitari dei prodotti importati.
Nonostante Irene Pivetti abbia chiesto l’unificazione dei due processi, l’istanza non è stata accolta. A tal proposito il difensore, Nicola Cocco, ha dichiarato: “Ci sembrava ragionevole affrontare tutte le tematiche societarie in un unico processo. Perché sono sicuramente interconnesse. Rispettiamo, comunque, la decisione del tribunale di Roma di tenerlo separato e, serenamente, faremo il processo nella capitale, dove la mia assistita interverrà e risponderà a tutte le domande”.
Nel 2024, la politica è stata condannata in primo grado a 4 anni di reclusione per evasione fiscale e auto riciclaggio.
In una recente intervista al Corriere della Sera, parlando del sistema giudiziario italiano ha dichiarato: “Se c’è davvero la presunzione di innocenza bisogna avere rispetto. Invece è un sistema perverso. Altro che “avviso di garanzia”, non c’è nessuna garanzia per chi lo riceve, sai che la macchina ti farà a pezzi e tu non puoi difenderti. Quello che accade nei processi è il contrario dello Stato di diritto. Non c’è diritto se puoi essere malmenata verbalmente. L’obiettivo dovrebbe essere la ricerca della verità, non creare un clima di terrore“.
Fonte: FanPage; Corriere
