Finalmente è stato definito l’accordo sul gas con i ministri dell’energia dell’UE.
Il prezzo sul quale si è trovata l’intesa al Consiglio Energia, oggi 19 dicembre a Bruxelles, è di 180 euro al megawattora, ben più basso dei 275 euro proposti a novembre dalla Commissione europea. Per il ministro italiano dell’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, si tratta di una «vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. È la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo». L’accordo politico sul price cap, raggiunto a maggioranza qualificata, ha ricevuto – dopo ore di trattative – anche l’approvazione decisiva della Germania, che aveva espresso timori e perpelssità per lunghi mesi. Contraria invece l’Ungheria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti. A quanto si apprende da fonti europee, citate da Ansa, l’intesa entrerà in vigore il 15 febbraio prossimo.
I giorni necessari in cui il prezzo deve superare i 180 euro a megawattora perché scatti il meccanismo di correzione restano invece tre. Uno dei punti inseriti nell’intesa prevede inoltre che «la Commissione europea possa, se appropriato, proporre anche modifiche» al regolamento sul price cap sul gas «per includere i derivati negoziati sui mercati non regolamentati (over-the-counter, Otc), oppure per rivedere gli elementi presi in considerazione per il prezzo di riferimento” del gas».