Ancora una tragedia sul lavoro in Polesine. Il 4 novembre, un operaio di 47 anni ha perso la vita dopo essere precipitato da un silos alto dieci metri alla Cooperativa Produttori di Mais di San Martino di Venezze, nel rodigino. Nonostante l’immediato intervento dei soccorritori, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. È la seconda morte sul lavoro nella zona in pochi giorni, alimentando l’allarme sicurezza sul lavoro.
Secondo le prime informazioni, l’incidente è avvenuto mentre l’operaio stava lavorando sulla sommità del silos. Per cause ancora in fase di accertamento, l’uomo ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto. L’impatto è stato fatale e, nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei medici del Suem 118, l’operaio è deceduto sul posto.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal, che stanno indagando per ricostruire la dinamica e verificare se siano state rispettate le norme di sicurezza sul lavoro. Questo tragico evento segue un altro incidente mortale avvenuto solo pochi giorni prima, quando un operaio di 29 anni, Luca Domenicale, era stato schiacciato da un macchinario in un’altra azienda della zona.
La Uil Veneto ha espresso profondo cordoglio per la morte dell’operaio e ha rilanciato la denuncia sulle gravi lacune in materia di sicurezza. Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, ha sottolineato che “la fretta e il profitto non devono mai prevalere sulla sicurezza”. La continua scia di morti sul lavoro, nonostante gli sforzi di sensibilizzazione e i controlli, richiede una riflessione urgente sulla necessità di un cambiamento radicale nelle pratiche aziendali per prevenire queste tragedie.
fonte: fanpage