Docente e fotografo è morto dopo essere precipitato da 50 metri durante un’escursione. L’uomo ha provato ad allertare i soccorsi, ma non è riuscito ad indicare dove si trovasse.
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Docente e fotografo è morto dopo essere precipitato da 50 metri durante l’escursione.
Agostini era originario di Grigno, in Valsugana. Era appassionato di montagna, ma aveva fatto della sua seconda passione, quella per la fotografia, il suo mestiere. Ormai da anni viveva e lavorava a Milano, insegnava alla scuola Bauer e tra i suoi progetti c’era anche la collaborazione con l’Archivio del settore Cultura Identità e Territorio di Regione Lombardia.
Stando a quanto ricostruito, nella giornata del 3 gennaio Agostini si era diretto in alta Val Brembana per fare un’escursione. Erano all’incirca le 15 del pomeriggio quando, durante la discesa dal rifugio Benigni ai Piani dell’Avaro, il 64enne è precipitato in un burrone a 2mila metri di quota. Dopo la caduta, di circa 50 metri, era riuscito ad avvertire i soccorritori dicendo di essere in pericolo, ma fornendo solo indicazioni imprecise.
Le squadre del soccorso alpino si sono messe subito alla ricerca, supportati anche dai droni dei vigili del fuoco e dall’elicottero del 118 abilitato per il volo notturno. Sarebbe stato proprio un drone ad avvistare per primo Agostini, intorno alle 21:30. I soccorritori si sono dirette sul punto esatto per il recupero dell’escursionista, ma al loro arrivo era ormai deceduto per le ferite riportate. La salma del fotografo è stata riportata a valle, mentre i carabinieri della Stazione di Zogno sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Fonte: Fanpage
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