Vince, convince e spera l’Italia ad Auckland. Luna Rossa ha portato a casa un risultato storico, sconfiggendo nella semifinale della Prada Cup, nel fine settimana scorso, American Magic.
Una vittoria netta (4-0) che proietta il team di Patrizio Bertelli e dello skipper Max Sirena in finale. Avversario sarà il team inglese Ineos, quello con il budget maggiore tra gli sfidanti e con al timone il quattro volte oro olimpico Ben Ainslie.
Le regate delle semifinali hanno mostrato il team italiano in grande crescita. Non tanto per le prestazioni della barca, buone e in linea con quelle degli statunitensi, reduci dalla scuffia dei Round Robin.
Quello che ha colpito è stato il diverso approccio rispetto alle regate precedenti. Partenze aggressive, controllo dell’avversario sia di bolina sia di poppa, decisioni rapide. Sull’altro fronte un team americano condizionato anche dai problemi all’elettronica della barca, semiaffondata due settimane fa.
E scelte mai troppo azzardate, che hanno consentito di ridurre al minimo gli errori e non dare mai spazio agli avversari. Solo nell’ultima delle quattro regate la barca americana, con Dean Barker al timone, è riuscita a partire alla pari.
Ma le scelte tattiche degli italiani hanno fatto la differenza già nel primo lato. Il meno è fatto, ma adesso arriverà il momento decisivo. Ineos è un avversario temibile.
Che in meno di un mese ha rivoluzionato la barca diventando il principale favorito per sfidare New Zealand per la Coppa America. La grande differenza tra Luna Rossa e gli inglesi è, principalmente, nella gestione degli uomini a poppa.
Gli italiani hanno optato per il doppio timoniere (Bruni-Spithill), con Pietro Sibello libero di muoversi alla ricerca della tattica migliore, oltre che impegnato nella gestione della randa.
Ineos, invece, come gli altri team, ha puntato su un unico timoniere (nel caso di Ainslie, un campione assoluto). Che però ha la difficoltà di doversi spostare dopo ogni virata o strambata, ma con un uomo in più libero di muoversi.
Filosofie diverse, sembra anche dettate dalla diversità dei progetti degli scafi. E che solo a lungo termine potranno offrire una risposta sulla scelta che avrà dato maggiori garanzie.
Intanto si lavorerà per quasi due settimane alla ricerca dell’assetto migliore in vista della finale (al meglio delle 13 regate). Da considerare principalmente la variabile vento, che nel caso fosse leggero potrebbe avvantaggiare Luna Rossa.
Ma contro gli americani lo scafo si è mostrato competitivo anche con range di vento più forte e questo potrebbe essere determinante. Di sicuro, finora, si è visto che le prestazioni degli scafi sono molto simili e la vera differenza la fanno gli uomini a bordo e le loro scelte.
E questo rende la sfida di Coppa America più tecnologica di sempre paradossalmente molto vicina allo sport di base. Quello che può essere trainato dalle gesta di questi grandi campioni.
La finale di Prada Cup inizierà la notte tra venerdì 12 e sabato 13 febbraio (ore 3 italiane) e terminerà al massimo entro il 22 febbraio, sempre in diretta su Rai 2 e Sky.
Carlo Zazzera