Napoli, 30 maggio- I 40 Fire Dept- Vigili del Fuoco di Capodichino e Gricignano impiegati presso le basi militari della marina militare statunitense in Italia costretti a 3 giorni di sciopero per tre ore giornaliere con inizio alle 6 del mattino e termine alle 9.
Ieri (29 maggio n.d.r.) è stato il primo giorno di sciopero e quello appena concluso (il secondo) non lascia presagire aperture rispetto alle legittime rivendicazioni dei lavoratori afferenti le sigle sindacali FISASCAT CISL e UILTuCS, ascoltate sul punto hanno raccontato le vessazioni ed un clima discriminatorio che non ci saremmo mai aspettati di ascoltare. Tanto dal temere serie ripercussioni di carriera anche per le iniziative intraprese a tutela dei lavoratori.
Un episodio per tanti è quello accaduto ieri, nel primo giorno di sciopero, un lavoratore straniero – ricordiamo che siamo una forza alleata, sicuramente occupata nel 1947 ma da allora sono trascorsi più di 77 anni hanno fatto seguito accordi bilaterali come ad esempio quello stipulato nel 1954 “Accordo Ombrello” ad esempio- ebbene questo lavoratore passando con l’auto tra i suoi “colleghi” ha gridato in americano “vi devono licenziare tutti!” ed ancora lo “chief” della base sarebbe stato turbato dalla diffusione su un volantino della parola “schiavo”.
Facciamo un passo in dietro, perché si è arrivati a questo punto?
I pompieri italiani hanno denunciato:
Licenziamenti facili, provvedimenti disciplinari immotivati, sicurezza ai limiti normativi consentiti, gestione dei rapporti autoritari, discriminazione tra lavoratori americani ed italiani, riassumibili in mobbing, condotte vessatorie che facilmente potrebbero sfociare in burnout. I pompieri italiani che lavorano nelle basi militari statunitensi di Capodichino, Napoli e di Gricignano d’Aversa (Caserta), sono al limite della sopportazione.
L’episodio che ha spinto i pompieri a rompere il silenzio di una condizione di lavoro peggiorate notevolmente nell’ultimo triennio è relativo al 15 aprile scorso quando nel corso di una esercitazione notturna all’interno di un simulatore, dove viene replicata la situazione di un incendio di un locale al chiuso, un Vigile del fuoco italiano stava per cadere dalla scala. Rischiava di farsi seriamente male. Un suo collega e connazionale gli è andato incontro per evitare il peggio, il Capo Squadra americano ha cercato di fermarlo perchè, secondo lui, quello non era un
comportamento stabilito dalle procedure. L’italiano lo ha provvidenzialmente evitato, anteponendo l’incolumità di un collega e come risultato viene proposto un provvedimento di licenziamento per aggressione, senza aver condotto indagini interne che avrebbero dimostrato grazie alla testimonianza dei numerosi pompieri presenti. A ciò si aggiunga che le possibilità di progressioni di carriera
sono “esclusiva” prerogativa di personale rigorosamente americano e per dimostrare l’inadeguatezza del personale italiano a ruoli superiori è stato introdotto un test di inglese informatizzato senza preventivo avvio di appositi corsi di formazione.
I risultati ottenuti sino ad oggi lasciano presagire un’altra tornata di scioperi, già annunciati e previsti per il 3, 4 e 5 giugno prossimi.
Di seguito il testo a firma delle sigle sindacali:
STOP agli Abusi e alle Discriminazioni sul Lavoro nelle basi USA
Da anni i lavoratori del Fire Dept. delle Basi US Navy di Capodichino e Gricignano subiscono vessazioni e discriminazioni da parte del Fire Chief N. Panzica e di tutto il management incurante di tutte le norme, i diritti e le richieste poste da lavoratori.
Complice un Ufficio Personale sordo a qualsiasi segnalazione oggi ci troviamo costretti a mettere in atto uno sciopero al fine di portare all’attenzione dell’opinione pubblica tutta di quanto sta accadendo ai lavoratori italiani impiegati presso le basi Americane.
Lo sciopero, già revocato una volta, per rispetto all’apertura al dialogo offerta dal Capitano, ma poi conclusosi in un “niente di fatto”, anche perché le promesse relative ad un incontro risolutore sono miseramente cadute nel dimenticatoio di un HRO che aveva l’onere di organizzarlo; altresì ha continuato ad ignorare le segnalazioni delle OOSS e dei Lavoratori Civili Italiani trattati come schiavi che non meritano di essere ascoltati neppure a seguito di una petizione dove venivano denunciate tutte le anomalie e irregolarità e indirizzata allo stesso C.O.
Lo “sciopero dei pompieri”, è la protesta di tutti i lavoratori che rivendicano rispetto e dignità sul posto di lavoro.
**Nessun lavoratore** dovrebbe essere sottoposto a **abusi verbali e psicologici**.
**Nessun lavoratore** dovrebbe temere ritorsioni per aver segnalato comportamenti abusivi.
**Nessun lavoratore** dovrebbe essere trattato in modo diverso a causa della sua nazionalità.
**Nessun lavoratore** dovrebbe essere escluso dalle opportunità di avanzamento a causa di pregiudizi o stereotipi.
Chiediamo un **ambiente di lavoro sicuro e rispettoso** per tutti.
Chiediamo **parità di trattamento e opportunità** per tutti i lavoratori.
Chiediamo che vengano prese **misure concrete** per prevenire e affrontare gli abusi e le discriminazioni sul lavoro.
29, 30, 31 maggio e 3, 4, 5 giugno, dalle 06,00 alle 09,00 con proteste civili che si terranno a Capodichino all’esterno dell’Installazione