Continua a far parlare di sé il generale Roberto Vannacci, che, negli ultimi giorni, ha rilasciato un’intervista a La Stampa che ha suscitato non poche polemiche.
“Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di statista sul dizionario”. Questo uno dei passaggi chiave dell’intervista.
Ha poi parlato di classi separate per i disabili e dell’argomento aborto, che, come sostiene, non è considerabile come un diritto. “Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”. “Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”.
Il generale Vannacci ha inoltre sottolineato come l’aborto sia “un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto”.
Pesanti le reazioni alle parole del generale, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Il senatore del Carroccio Gian Marco Centinaio ha preso le distanze dalle parole di Vannacci, dichiarando che non voterà per lui alle europee: “Voterò per uno della Lega – spiega -. E con me tanti altri. Massimiliano Fedriga ha detto la stessa cosa. C’è chi ha detto che Vannacci non c’entra nulla con noi. Vero”.
Anche Anna Ascani del PD ha scritto su Twitter: “Classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità. Il piano delirante e razzista di Vannacci. Vergogna. I ministri Valditara e Locatelli non hanno nulla da dire sul candidato del loro partito?”.
Vanacci è quindi intervenuto in difesa di sè stesso. “Chiaramente il titolo snatura completamente le mie parole con cui asserisco con vigore che i disabili hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari e non che vanno separati. La campagna elettorale è iniziata!”. Ha scritto il generale su Facebook postando la sua intervista a La Stampa.
Fonte: Tgcom24