Plinio Fernando, scultore e attore noto per il ruolo di Mariangela nella saga di Fantozzi, si racconta in un’intervista al Corriere della Sera. Tra infanzia a Tunisi, carriera nel cinema e la passione per la scultura, Fernando ripercorre la sua vita e svela il lato oscuro della fama: essere intrappolato in un personaggio iconico.
“C’è anche il rovescio della medaglia”, ammette Fernando. “Con Mariangela Fantozzi sono rimasto intrappolato nel tempo. Il cinema l’ho abbandonato nel ’94 e ho fatto tanto altro, ma la gente non riesce a separare l’attore dal personaggio.”
Ancora oggi lo fermano per strada: “Sei la figlia di Fantozzi?”. Una domanda che lo fa arrabbiare: “Mi arrabbio da morire e rispondo subito: ‘Io sono Plinio Fernando’.”
Liberarsi da Fantozzi non è facile: “Anche Milena Vukotic, con cui ho un ottimo rapporto, è ricordata solo per Fantozzi.”
Nato a Tunisi nel 1947, Fernando ha vissuto un’infanzia felice. Nonostante il diploma in elettromeccanica, la sua vocazione era la recitazione. “Ammiravo i grandi attori come Marcello Mastroianni”, confessa.
A Roma si iscrive all’Accademia di recitazione Stanislavskij. Quando gli proposero il ruolo di Mariangela Fantozzi,rimase sorpreso: “Pensare di interpretare una donna mi suonava strano.”
Ma suo padre lo convinse: “Mi disse ‘Il lavoro è lavoro’. E poi nella storia del cinema ci sono state grandi interpretazioni di uomini che impersonano donne.”
Nel 1994 Fernando cambia vita e diventa scultore. “Volevo continuare a fare l’artista ma in un altro modo”, spiega. “Ho fatto tre mostre, due a Roma e una ad Anzio.”
Tornerebbe al cinema solo per un ruolo comico. Oggi conduce una vita semplice: “Giro per il quartiere, cucino, gioco a scacchi e faccio ginnastica posturale.”
Fonte: Fanpage
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