Continua ad alimentare polemiche la decisione del Comune di Bologna di distribuire pipette per il crack gratuitamente ai tossicodipendenti: anche il Governo ha detto la sua.
La decisione del sindaco Lepore di distribuire “strumenti più sicuri” per assumere crack è al centro di tanti dibattiti. Il Comune di Bologna ha spiegato che la misura, costata circa 3.500€, non serve ovviamente ad incentivare il consumo della sostanza, ma a tenere più al sicuro chi ne è già dipendente. Il consumo di crack con strumenti di fortuna, come spesso accade tra i vicoli di Bologna come delle altre città, presenta ancor più rischi di quanti il solo consumo di crack non ne abbia. Il rischio è quello di contrarre tracheiti, sanguinamenti ed infezioni varie.
La misura però non è parsa un qualcosa di positivo per molte persone, tra cui gli esponenti del Governo. Giorgia Meloni ha parlato della vicenda durante la visita alla comunità di San Patrignano svoltasi ieri.
“Questo è il tempo del coraggio di affermare cose semplici, ma per troppo tempo negate da ideologie irragionevoli. Come che la droga distrugge la vita, ti promette qualcosa che non può darti e mentre lo fa ti riduce a uno schiavo. E che se cadi nella dipendenza, non sei perduto. Se chiedi aiuto troverai qualcuno disposto a prenderti per mano, a condividere la tua lotta e le tue oscurità per costruire insieme un futuro di libertà”.
Oppure ancora, sempre la Presidente del Consiglio, affermò dal palco del Meeting di Rimini: “La droga fa schifo, distrugge la vita”. Anche Salvini si è accodato definendo la situazione “una follia”.
È arrivata anche la risposta dal Comune di Bologna, nella persona della Assessora al Welfare Matilde Madrid: “Siamo tutti d’accordo con le affermazioni di Meloni e Salvini, ma dire che ‘la droga fa schifo’ non fa sparire i consumatori di crack, le paternali non aiutano le persone in condizioni di marginalità a uscire dalla dipendenza”.
Fonte: fanpage.it
