Tra le colline nel territorio delle Crete Senesi, sorge il Podere Ascianello, una delle 100 case più belle d’Italia secondo AD – Architectural Digest che festeggia i suoi 40 anni pubblicando un libro celebrativo.
A firmare l’esclusivo immobile è l’interior designer Pietro Del Vaglio, già definito il “Poeta dell’abitare” dall’iconica rivista, con il suo studio che ha sedi a Firenze e nella sua città natale Monte di Procida, con clienti in tutto il mondo.
Già nel Settecento questo podere era un centro agricolo legato alla produzione del grano, cui si aggiunsero nel secolo successivo la coltivazione del tabacco e l’allevamento del bestiame. Il complesso, dopo un periodo di abbandono, è stato recuperato e trasformato in residenza privata.
Il progetto di Del Vaglio conferisce unitarietà all’insieme operando una sintesi tra passato e presente che associa materiali tradizionali e moderna tecnologia, cura dei singoli dettagli e disegno complessivo dell’intervento.
La superficie coperta è di 1500 metri quadri composti da un salone, ampia cucina, soggiorno, studio, cantina per assaggi ed area spa collegata con la piscina esterna
al piano terra. Al piano primo 10 camere da letto con altrettanti bagni e zone di relax e servizi. Intorno 5 ettari coltivati a vigneto ed uliveto con 2 logge adibite a momenti di convivialità.
«Il mio mantra è in una frase di Le Corbusier: “L’architettura è per commuovere”. Ciò impone al progettista un atteggiamento di umiltà e generosità nei
confronti del committente, cercando di trasformare il suo desiderio in concretezza per emozionarlo. È necessario saper ascoltare nel senso di sentire, ed è questa una facoltà sulla quale continuo a lavorarci quotidianamente», commenta Del Vaglio.
Nel libro da collezione edito da Condé Nast, “Le 100 case più belle d’Italia”, oltre alle splendide case italiane, anche i testi di dieci grandi autori in
rappresentanza delle centinaia di romanzieri, poeti, critici, giornalisti che hanno scritto per AD in questi quarant’anni, tra cui Alessandro Baricco, Enzo Biagi, Andrea Camilleri, Erri De Luca e Vittorio Gassman.