Dopo quasi una settimana Pietro Caputo,rimasto intossicato nell’abitazione di Segrate, si è risvegliato.
Pietro non sa ancora della morte del compagno, che da poche settimane aveva trovato un impiego nella grande distribuzione e che lui aveva raggiunto nella speranza di ottenere a sua volta un lavoro.
«Siamo felici che Pietro ce l’abbia fatta — commenta il fratello Checco — ma abbiamo nel cuore un dolore grande per la scomparsa di Francesco. Si volevano molto bene e speravano di trovare la serenità a Milano, visto che da noi le opportunità di lavoro sono poche». Il dolore è accresciuto dal dubbio che la morte del ventiquattrenne di Torre del Greco potesse essere evitata.
Fonte: corriere della sera