Un 31enne originario del Marocco, residente in un comune della provincia di Lecce e stato accusato di maltrattamenti aggravati e violenza sull’ex moglie. La picchiava quando
era incinta, l’aggrediva con un coltello e la obbligava a indossare il velo. Nella denuncia, la donna ha riferito di essere stata obbligata a indossare il velo islamico e che, al suo rifiuto,
il convivente glielo aveva strappato per strada assieme ai vestiti e l’aveva presa a schiaffi. In un’occasione, quando era in gravidanza, l’uomo le avrebbe puntato un coltello nella pancia.
Condannato a cinque anni di reclusione. La sentenza è arrivata a conclusione del processo di primo grado. Come riporta la Stampa, la sentenza è stata pronunciata ieri dal
tribunale in forma monocratica con motivazioni contestuali. Il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione. Il giudice, Maria Francesca Mariano, ha riconosciuto il diritto al
risarcimento del danno, liquidato in 50mila euro, in favore dell’ex compagna, di 20 anni, cittadina italiana, che si è costituita in giudizio con l’avvocato Anna Schiavano del foro di Lecce.