Perse la vita in moto, il Comune viene condannato a super risarcimento

10 Ottobre 2018 - 13:42

Perse la vita in moto, il Comune viene condannato a super risarcimento

Il Comune di Messina dovrà risarcire i familiari del motociclista Fabio Bonaccorso con 1 milione e 600mila euro: questa la cifra leggendo la sentenza della prima sezione civile del giudice del Tribunale di Messina. Come riporta la Gazzetta del Sud, Bonaccorso è morto il 10 aprile del 2010 in un incidente stradale autonomo causato da un tombino “sprofondato” nell’asfalto e un avvallamento. Secondo la ricostruzione dei legali della vittima, Bonaccorsi, mentre passava con la sua Honda Cbr lungo il viale Regina Elena, vicino al rione Ogliastri, perse il controllo della moto per le condizioni del manto stradale e si schiantò contro contro un’ auto in sosta e un cassonetto dei rifiuti.

Secondo il giudice esiste “un chiaro rapporto di causa-effetto tra l’ evento tragico e le condizioni della strada”. E nella sentenza sottolinea che “la testimonianza espletata e il verbale della Polizia municipale acquisito al fascicolo di causa, non lasciano adito a dubbi in ordine all’ accertamento della dinamica del sinistro”. Nel processo penale, nel 2012, due dirigenti del Comune sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo dal Gup Giovanni De Marco. Per il legale della famiglia Bonaccorso, l’avvocato Antonio Roberti, “il problema reale di questa tragica vicenda è che in considerazione della attuale situazione economica del Comune di Messina, appare assai improbabile che si riesca a ottenere, a breve e integralmente, il risarcimento stabilito dal Tribunale all’esito di un giudizio durato oltre otto anni”. (Leggo)

  •