La guarda di finanza ha effettuato perquisizioni nella sede del Comune di Roma e al Campidoglio nell’ambito di un’inchiesta per corruzione condotta dalla Procura capitolina. Al centro delle indagini ci sarebbe l’imprenditore romano Mirko Pellegrini, accusato di orchestrare una rete di “mazzette” per pilotare la serie di appalti per la manutenzione delle strade. Le autorità hanno acquisito un gran numero di documenti negli uffici del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune e nella sede della Astral (Azienda Strade Lazio S.p.A.). Oltre alle irregolarità nelle gare d’appalto, il procedimento accende una luce anche sulla liceità dei fondi giubilari.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha disposto le perquisizioni e i controlli sulle attività delle ditte oggetto dell’inchiesta. Nel registro degli indagati sono finiti complessivamente 5 pubblici ufficiali, tre funzionari dell’amministrazione del Comune e due agenti della Polizia Stradale. A guidare le trame illecite ci sarebbe l’imprenditore 46enne Mirko Pellegrini, il quale mirava ad ottenere illegalmente l’aggiudicazione di appalti per il rifacimento del manto stradale. In particolare, Pellegrini avrebbe frodato il processo di pubblica fornitura di appalti in Via della Serenissima, Via della Magliana e Piazzale de Bosis. Per foraggiare la propria rete criminosa di favori, il 46enne dispensava “mazzette” e altre utilità ai pubblici ufficiali.
Secondo gli inquirenti è emersa “l’esistenza di un unico disegno criminoso e di un’associazione per delinquere”. Tra le società riconducibili a Pellegrini ne compare anche una che si sarebbe aggiudicata alcune gare nell’ambito “degli interventi essenziali e indifferibili connessi alle celebrazioni del Giubileo”.
Fonte: Ansa; Adnkronos
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